Domenica, 12 Luglio 2015 - 02:00 Comunicato 1778

Firmato anche un protocollo d'intesa per lo sviluppo sostenibile di Bassa Valsugana e Lagorai
A MALGA COLO IL PATRONO DEI FORESTALI SAN GIOVANNI GUALBERTO

E' stata la splendida località di malga Colo, che domina la bassa Valsugana dai suoi circa 1700 metri, ad ospitare quest'anno la tradizionale ricorrenza del patrono dei Forestali, San Giovanni Gualberto. Era infatti il 12 luglio 1951 quando papa Pio XII dichiarava San Gualberto patrono dei Forestali d'Italia. Da allora, tutti gli anni, questa giornata è dedicata al loro prezioso operato, al servizio dell'ambiente e delle comunità che lo abitano. In Trentino i Forestali sono circa 240, articolati in 9 uffici distrettuali e 37 stazioni forestali, facenti capo alla Provincia, a cui si aggiungono i dipendenti nei diversi settori dell'amministrazione. La cerimonia di oggi si è aperta come di consueto con la messa, officiata da don Emilio Menegol e da don Celestino Tomasi, che hanno richiamato anche il messaggio contenuto nelle prediche e nelle encicliche di Papa Francesco, molto attente sia alla tutela dell'ambiente, cioè del Creato, sia al valore dei una vita spesa al servizio degli altri. A seguire i saluti delle autorità, la consegna dei riconoscimenti al personale, e la firma di un Protocollo d'intesa per la conservazione attiva e lo sviluppo sostenibile del territorio della Bassa Valsugana e del Lagorai".-

Molte le autorità intervenute alla manifestazione, fra cui il questore di Trento Massimo D'Ambrosio, gli assessori provinciali alle Foreste e Fauna Michele Dallapiccola e all'ambiente Mauro Gilmozzi, il sindaco di Ronchi Valsugana Federico Maria Ganarin, il presidente della Comunità della Valsugana e Tesino Attilio Pedenzini, il comandante del Corpo forestale trentino Romano Masè.
"E' molto importante che nel giorno del loro patrono i Forestali si rechino in luoghi particolarmente significativi come questo - ha sottolineato l'assessore Dallapiccola - . Il paesaggio e l'ambiente sono la nostra principale ricchezza, ma questo lo si deve alla cura del nostro patrimonio agronomico e zootecnico: qui siamo in una malga, grazie al lavoro dei nostri allevatori e al pascolo degli animali, e naturalmente agli sforzi dei Forestali, bosco e pascoli sono ben tenuti e in ordine. A tutti i Forestali dobbiamo dunque un grande ringraziamento".
"La funzione dei Forestali - ha rimarcato a sua volta il comandante Masè - è di lavorare per la salvaguardia del territorio, dell'ambiente, e per essere vicini alle genti che in questo territorio vivono. Le sfide che abbiamo davanti sono tante: sul fronte delle foreste, l'attenzione al mantenimento degli equilibri paesaggistici, su quello della sicurezza, recuperare un certo livello di naturalità negli alvei dei torrenti, e su quello delle aree protette, integrare la conservazione delle risorse naturali con lo sviluppo socioeconomico sostenibile".
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati riconoscimenti al personale giunto all'età pensionabile, in particolare: Renzo Menguzzato, Gabrielli Domenico, Gianfranco Oliari, Piergiorgio Pincigher, Paolo Vaia (ed inoltre, anche se non presenti, Giovani Fischer, Stefano Vettorazzi, Massimiliano Unterrichter, Alberto Casal, Gabriella Bridi, Giovanni Mosconi, Antonio Scartezzini). Sono state anche consegnate le onorificenze per merito speciali al personale distintosi i due interventi specifici: per una operazione di contrasto al bracconaggio realizzata a Tassullo il 2 novembre 2014 a Mauro Baccia, Massimo Lissidini, Alberto Conter, Nicola carlesso e Eddy Susat (ed inoltre, a Marco Berti e Roberto Calvetti); per una operazione riguardante una falsa dichiarazione di abbattimento conclusasi a Fondo il 20 agosto 2014, Ruben Clara e Giacomo Franch.
E' seguita quindi la presentazione del tema della giornata, "Vivere in un ambiente di qualità - gli ambienti silvopastorali del Colo un patrimonio da custodire", da parte di Claudio Ferrari, dirigente del Servizio sviluppo sostenibile della Provincia, firma di un Protocollo di intesa fra tutti i soggetti attivi nell'area del Lagorai e Bassa Valsugana ovvero di "un patto - ha detto l'assessore Gilmozzi - per lo sviluppo di queste aree, che punti sulla valorizzazione di un territorio visto non come limite ma come una risorsa. Mettere assieme tutta una serie di soggetti ed enti locali che operano qui testimonia della volontà di pianificare lo sviluppo futuro dell'area, per fare quello che le genti di montagna hanno in fondo sempre fatto: trarre dall'ambiente di che vivere conservando e valorizzando al tempo stesso lo straordinario patrimonio rappresentato da queste montagne e da queste vallate".
E' seguita una visita ai siti di interesse naturalistico del Colo con Marco Olivari, direttore dell'Ufficio distrettuale forestale di Borgo Valsugana, e di Lucio Sottovia, direttore dell'Ufficio Biotopi e Rete Natura 2000, e, nel pomeriggio, l'intervento di Luca Girotto sul tema "Maggio 1917, l'evento bellico del Colo", a cui è seguita l'esibizione del coro Sant'Osvaldo di Roncegno.
All: interviste agli assessori Gilmozzi e Dallapiccola, al comandante Masé e al sindaco Ganarin.
Protocollo d'intesa.
Relazione del Comandante Masé.
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