Martedì, 04 Ottobre 2016 - 17:43 Comunicato 2076

L'assessora Sara Ferrari: «Un'edizione coraggiosa»
19° Religion Today Filmfestival: "C’eravamo tanto amati. Religioni e relazioni di genere"

In programma dal 7 al 17 ottobre 2016

Un incontro partecipato quello organizzato dal 19° Religion Today Filmfestival, che a pochi giorni dall'inaugurazione dell'edizione 2016 - intitolata “C’eravamo tanto amati. Religioni e relazioni di genere” - si presenta alla stampa. Molti i partner presenti, i rappresentanti dei media - alcuni arrivati anche da fuori regione - oltre 40 i ragazzi delle classi dell'Istituto Sacro Cuore di Trento che hanno collaborato alla redazione di REC - Religioni e cinema, la rivista ufficiale del Festival.
Dal tavolo dei relatori sono intervenuti: la direttrice artistica del Festival Katia Malatesta, l'assessora alle pari opportunità della Provincia autonoma di Trento Sara Ferrari, l'assessore alla cultura e alle pari opportunità del Comune di Trento Andrea Robol, il direttore dell'ufficio cultura dell'Arcidiocesi di Trento Leonardo Paris, il presidente regionale dell'Associazione Nazionale Magistrati Pasquale Profiti e Mariachiara Giorda, ricercatrice del Centro per le Scienze Religiose FBK.

È stato presentato oggi in conferenza stampa presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione il 19° Religion Today Filmfestival. A introdurre il tema dell'anno dell'edizione 2016 - dopo aver ringraziato i partner e aver presentato i giovani redattori di REC delle due classi dell'Istituto Grafico e Comunicazione del Sacro Cuore di Trento - la direttrice artistica del Festival, Katia Malatesta: «A guidare il 19° Religion Today sarà il tema dell'anno che ha dato vita al titolo: "C'eravamo tanto amati. Religioni e relazioni di genere". Con un omaggio a Ettore Scola e un'immagine di Adamo ed Eva, il Festival ha deciso quest'anno di confrontarsi con un tema molto attuale: maschile e femminile nelle diverse tradizioni religiose». Dopo l'introduzione sul tema dell'anno, la direttrice artistica ha illustrato i principali appuntamenti del programma che si alterneranno per i prossimi dieci giorni. A partire dall'inaugurazione - in calendario per venerdì 7 ottobre - quando sul palco del Teatro San Marco saliranno la regista Alina Marazzi e il teologo e giornalista Brunetto Salvarani per un confronto tra femminile e maschile e tra cinema e religioni.

Ha continuato l'assessora alle pari opportunità della Provincia autonoma di Trento, Sara Ferrari: «Viviamo un tempo in cui parlare di relazioni di genere significa "mettere il dito nella piaga". Sono contenta che Trento sia un luogo di sperimentazione dove non ci si spaventa a farlo anche attraverso film che arrivano da tutto il mondo, per confrontarsi con culture e religioni, che molto spesso, talvolta inconsapevolmente, guidano i nostri atteggiamenti». A seguire Andrea Robol, assessore alla cultura e alle pari opportunità del Comune di Trento: «Sono contento di rappresentare sia l'assessorato alla cultura che quello alle pari opportunità perché credo fortemente che il percorso verso la parità di genere sia prima di tutto culturale. Religion Today Filmfestival ha scelto questo tema confermando il suo significato originale: un festival di tutti i colori in dialogo verso la pace. Il Comune di Trento - conclude Robol - sostiene Religion Today considerandolo uno dei principali appuntamenti culturali della città: il Festival è stato anche coinvolto nella candidatura di Trento a Capitale della Cultura».

Hanno raggiunto successivamente il tavolo dei relatori alcuni tra i principali partner della prossima edizione del Religion Today Filmfestival. Leonardo Paris, direttore dell'ufficio cultura dell'Arcidiocesi di Trento, ha sottolineato la forte collaborazione con il Festival, soprattutto per la realizzazione della serata inaugurale, «una collaborazione - ha affermato Paris - che altro non fa che confermare l'impegno condiviso che insieme portiamo avanti per il dialogo tra le religioni».

Mariachiara Giorda, ricercatrice del Centro per le Scienze Religiose di FBK ha illustrato i due appuntamenti che rilanciano la partnership tra Festival e Fondazione, all'insegna del binomio "religioni e innovazione", una linea di indagine strategica del Centro.

Un importante intreccio è certamente quello con l'Associazione Nazionale Magistrati, in particolare per la proiezione del film Dustur - in programma per mercoledì 12 ottobre alle 20.45 - che vede un gruppo di detenuti musulmani partecipare a un corso durante il quale discutono sulla carta costituzionale italiana. A rappresentare l'ANM, il presidente Pasquale Profiti: «Anche il film Dustur può essere letto con riferimento al tema dell'anno del festival. Si tratta inequivocabilmente di un film al maschile perché uomini sono i detenuti e gli organizzatori del corso; le statistiche del resto parlano chiaro: la criminalità è un fenomeno in larga misura maschile. Tuttavia, "femminile" è la modalità di dialogo e confronto a cui ci invita la nostra Costituzione».

(gz)


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