
Dopo gli interventi istituzionali, moderati dalla giornalista Linda Pisani, di Fabio Zambotti, presidente delle Terme di Comano e sindaco di Comano Terme, Arianna Sicheri, assessore alla cultura e alle politiche sociali del Comune di Stenico, Carmela Bresciani, coordinatrice istituzionale del Distretto famiglia Giudicarie Esteriori, e di Giorgio Butterini, Presidente Comunità delle Giudicarie, ha parlato il vicepresidente ed assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli.
“La famiglia - così Spinelli - è stato per anni un tema marginale nel dibattito politico e sociale, ma la Provincia ha da tempo cambiato impostazione, a partire dalla legge 1 del 2011 sul benessere familiare. La nostra terra oggi vuole essere produttrice e pioniera di nuove politiche familiari, non solo locali, ma anche con visibilità nazionale ed internazionale e che generino crescita economica e sociale. Per noi i distretti famiglia sono partner strategici in quanto, partendo dall’ascolto del territorio, stimolano le comunità nella progettazione di iniziative e servizi a favore delle famiglie. I Distretti saranno inoltre protagonisti al prossimo Festival della famiglia, che si terrà in autunno, dove avranno occasione di visibilità e di presentare alla comunità i loro progetti e le loro iniziative. Concludo affermando che mi assumo l’impegno di lavorare per trovare risorse aggiuntive da destinare ai distretti in quanto l’ente provinciale intende investire maggiormente su queste politiche di welfare”.
Miriana Detti, dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale, ha ricordato la centralità delle politiche familiari nell’azione integrata del governo locale e ha illustrato le prospettive di sviluppo futuro dei DF tramite nuovi investimenti, ampliamento dell’organico, revisione dell’indicatore di performance dei DF, percorsi di formazione e progettazione di distretti-laboratorio. Ha inoltre portato un bilancio sui DF: “I Distretti, istituiti nel 2009, hanno visto nel corso degli anni un trend costante di nuove adesioni. Da 39 a 1.171 organizzazioni aderenti oggi. Gli aderenti ai Distretti hanno quale elemento distintivo la composizione mista: 74,4% privati e 24,5% pubblici. Infine, ha presentato la certificazione “Family in Trentino” che viene rilasciata ai soggetti pubblici/privati che ri-orientano le loro attività per rispondere ai bisogni delle famiglie. Ad oggi – ha concluso - sono 343 gli enti certificati Family in Trentino.” E’ intervenuta anche Patrizia Pace, sostituta direttrice Ufficio per le politiche familiari e gestione degli interventi economici dell’Agenzia coesione sociale che ha tratteggiato la storia dei DF a partire dal 2009 ad oggi ed ha illustrato i cambiamenti nella figura del coordinatore DF che, negli anni, ha acquisito sempre maggiori competenze fino all’istituzione del “Manager territoriale esperto in politiche locali giovanili, familiari e di sviluppo di comunità”.
Sul protagonismo familiare, è intervenuta Sara Nanetti, Ph.D. Università Cattolica del Sacro Cuore che ha introdotto “le famiglie italiane si trovano oggi ad attraversare trasformazioni profonde, emergenze sociali che toccano precarietà economica, invecchiamento e denatalità. Nonostante questo, la famiglia continua ad essere un attore sociale decisivo, capace di produrre capitale relazionale ed alimentare processi di resilienza”. Ha inoltre presentato un’indagine del CISF 2024 in cui si rivela che “la famiglia è un nodo vitale di legami, un laboratorio di resilienza ed un motore di partecipazione civica, capace di offrire risorse indispensabili per affrontare le sfide del presente ed immaginare nuove forme di coesione sociale.”
Maurizio Busacca, Ph.D Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, Università Ca’ Foscari Venezia, ha portato i risultati di uno studio che ha spiegato il motivo per il quale i distretti sono così performanti: “La ricerca ci spiega che in un contesto che va verso il welfare di comunità, il Trentino ha saputo produrre un’esperienza, quella dei DF, efficace ed estremamente innovativa in una dimensione di rete. I distretti sono in grado di mobilitare risorse locali, capacità, conoscenze e risorse economiche per rispondere alle sfide sempre più complesse della società e lo fanno mettendo in contatto gli attori pubblici con le comunità locali. Il Trentino è stato innovatore nella creazione della rete dei Distretti Famiglia e costituisce un modello di riferimento nazionale, da esportare anche in altre regioni”.
Infine, Debora Nicoletto e Chiara Sartori, referenti dei Distretti famiglia per l’Agenzia coesione sociale, hanno proiettato l’illustrazione di un “racconto” dei dieci anni di Meeting, portando date, foto, aneddoti, a partire dal 2015 fino ad oggi. L’evento è stato occasione per raccontare un percorso lungo dieci anni, fatto di incontri, volti e persone che hanno animato i Distretti, trasformandoli in un tessuto connettivo vitale capace di unire l’intero territorio provinciale. Raccontarne le storie e le immagini ha rappresentato un momento di riconoscenza, ma anche un’opportunità motivazionale e di continuità.
INTERVISTE:
Maurizio Busacca, Ph.D Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, Università Ca’ Foscari Venezia
Sara Nanetti, Ph.D. Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Mariana Detti, Dirigente generale Agenzia coesione sociale PAT
Armin Wiedenhofer, Manager territoriale Distretto famiglia Giudicarie Esteriori
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