
Il ddl istituisce formalmente l'ASUIT, ovvero la nuova azienda che gestirà in modo integrato assistenza sanitaria, formazione universitaria e ricerca. Con l’ASUIT prende forma una visione moderna, capace di mettere al centro l’innovazione, la formazione dei futuri medici e il miglioramento continuo della qualità delle cure a beneficio della salute dei cittadini e della comunità trentina.
Fra i principali elementi di novità vi sono:
Un modello integrato tra Provincia e Università
Il ddl, in linea con la normativa nazionale sulle aziende sanitarie universitarie, individua un modello di governance condiviso tra Provincia e Università e disciplina i contenuti del Protocollo di intesa fra le due istituzioni.
Il Protocollo definirà la partecipazione dell’Università alla programmazione sanitaria, la modalità di creazione e gestione dei Dipartimenti ad attività integrata (DAI), nonché il coinvolgimento dell’Università nella nomina del direttore generale e dei direttori dei DAI. L’obiettivo è adeguare la programmazione sanitaria e socio-sanitaria provinciale in considerazione dell’integrazione delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca, semplificandone altresì i relativi strumenti, nel quadro di una collaborazione istituzionale equilibrata e coerente con le esigenze del sistema provinciale.
Ricerca sanitaria
La ricerca sanitaria viene riconosciuta come attività strategica della nuova Azienda al fine di strutturarla all'interno dell'organizzazione aziendale. Viene inoltre istituito un responsabile scientifico, nominato d’intesa con l’Università.
Governance
Come per le altre Aziende universitarie il ddl prevede la partecipazione dell'Università nella scelta del futuro direttore generale e nella definizione dell'atto aziendale, nonché l'introduzione di un Comitato di indirizzo con funzione di coordinamento tra sanità e Università. La nuova Azienda sarà appunto composta da Dipartimenti assistenziali e Dipartimenti ad attività integrata (DAI), nei quali convergono cura e assistenza, didattica e ricerca.
Pianificazione
Il nuovo assetto prevede inoltre che il Piano provinciale della salute contenga una sezione dedicata all’attività integrata, rafforzando la programmazione congiunta e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Prevista anche una semplificazione dell'impianto generale, attraverso l'eliminazione di un livello intermedio di programmazione.