Venerdì, 12 Aprile 2024 - 15:58 Comunicato 777

A Storo il 19 e a Pergine il 20 aprile due eventi per parlare di donazione e trapianto
Il 14 aprile è la Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti

Grazie al trapianto di organi e tessuti ogni anno migliaia di persone tornano ad avere la speranza di una vita. Ma senza donatori, non può essere fatto alcun trapianto: per questo è importante scegliere, in vita, di diventare donatori. Per sensibilizzare sull’importanza di dare il proprio consenso al prelievo degli organi dopo la morte è stata istituita la Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, che si celebra quest’anno domenica 14 aprile. Anche il Trentino aderisce alla Giornata nazionale, promuovendo eventi di informazione e promozione della cultura della donazione e del trapianto. Venerdì 19 aprile alle 20 nella sala oratorio del Comune di Storo si terrà una serata informativa sulla donazione mentre sabato 20 aprile dalle 10 alle 13.30 in piazza San Francesco a Pergine Valsugana sarà organizzata, in collaborazione con l’associazione Eitsa – Eye in the Sky, una mattinata di esplorazione del sole per riflettere insieme su ciò che è vicino a noi, seppur lontano: il sole come simbolo della possibilità di donare. Le iniziative sono promosse dal Centro provinciale trapianti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e Aido-Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule Trento, in collaborazione con i Comuni di Storo e Pergine Valsugana.

Per le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule il 2023 è stata un’annata assolutamente positiva, con risultati, per tutti gli indicatori, mai realizzati nella storia del nostro Paese. Per la prima volta in Italia le donazioni di organi hanno superato quota duemila, attestandosi a 2.042 (+11,6%), mentre i trapianti hanno ampiamente oltrepassato il muro, finora mai valicato, dei quattromila interventi in un anno: nel 2023 sono stati realizzati 4.462 trapianti di organi, 586 in più rispetto al 2022 (+15,1%). Si tratta, in entrambi i casi, non solo delle cifre assolute più alte di sempre, ma anche delle percentuali di crescita annuali più elevate mai ottenute. L’aumento dei prelievi ha portato il tasso nazionale di donazione a quota 28,2 donatori per milione di persone (pmp), molto oltre il massimo storico di 24,6 registrato nel 2022.

Per quanto riguarda la nostra provincia, nel 2023 ci sono stati 17 trentini trapiantati di rene, 26 trapiantati di fegato (di cui un bambino), 4 di cuore (di cui 2 bambini) e 2 di polmone. Per la prima volta è stata effettuata una donazione di organi a cuore fermo, dopo arresto cardiaco e non in morte cerebrale, una modalità di donazione ancora rara a livello nazionale, che offre una nuova e ulteriore risorsa per chi non ha alternativa al trapianto per la gestione della propria malattia. Donazione non è soltanto di organi, ma anche di tessuti: in particolare molte persone decedute hanno donato le cornee e 62 trentini hanno riacquistato la vista grazie al trapianto. Tante sono state anche le donne che hanno donato il sangue cordonale al momento della nascita del loro bimbo nei vari ospedali della Provincia.

La lista d’attesa di chi nella nostra provincia aspetta un trapianto è però ancora lunga: 32 persone aspettano il trapianto di rene per liberarsi dalla dialisi, 11 hanno bisogno del trapianto di fegato, altri 4 aspettano il cuore, 3 sono in attesa dei polmoni, 1 aspetta il pancreas e 1 l’intestino.

La provincia di Trento ha un tasso di donazione per milioni di persone (pmp) del 35,1, in miglioramento rispetto allo scorso anno (31,4) e nettamente superiore rispetto alla media nazionale (28,2). Si registra però anche un aumento delle opposizioni alla donazione, sia registrate in vita, soprattutto ai comuni, sia in rianimazione dove i familiari sono chiamati a decidere per chi non l’ha fatto quando era in vita: questo è il motivo che ci spinge a continuare in una costante opera di sensibilizzazione sull’importanza di diventare donatori. 

In Trentino nel 2023 sono decedute nelle rianimazioni 31 persone che potenzialmente avrebbero potuto donare gli organi: per 18 si è potuto fare il prelievo, alcuni durante l’iter di valutazione hanno evidenziato malattie incompatibili con la donazione degli organi; 8 non hanno donato perché hanno detto «no». La Provincia di Trento continua ad essere ai vertici nazionali per quanti riguarda i consensi rilasciati in vita nei comuni (le opposizioni sono solo il 20,2% rispetto alla media nazionale del 31,5), ma ogni «no» alla donazione significa impedire a chi aspetta di avere la speranza di guarire o di non morire.

Chi esprime la volontà a donare gli organi dopo la propria morte potrà salvare persone affette da malattie che non hanno nessuna cura se non il trapianto. Potrà inoltre permettere il recupero della vista a persone affette da alcune lesioni oculari o risolvere altri problemi di salute che non hanno nessun’altra opzione terapeutica.

Dare una speranza ai tanti pazienti in attesa di trapianto significa dichiarare esplicitamente la propria volontà alla donazione di organi e tessuti, attraverso queste modalità:

  • dichiarandolo al momento del rinnovo della Carta d’identità;
  • compilando la dichiarazione di volontà ad uno degli sportelli distrettuali dell’Azienda sanitaria;
  • tramite il sito/app dell’AIDO compilando il modulo o tramite lo spid o la firma digitale;
  • stampando e compilando la tessera donazione sul sito www.sceglididonare.it.

La giornata nazionale dedicata alla donazione e al trapianto di organi e tessuti quindi serve a questo: non si tratta di parole difficili e concetti lontani, ma di persone, uomini, donne e bambini che aspettano. Aspettano un organo; aspettano un Sì. 

(vt)


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