Agricoltura e prodotti

"Patentino" fitofarmaci ecco le nuove regole

Le novità per il conseguimento delle abilitazioni

Sono partiti i primi corsi per il rilascio delle abilitazioni all’acquisto, all’utilizzo e alla vendita dei prodotti fitosanitari, nonché all’esercizio dell’attività di consulenza nell’ambito della difesa integrata. Come anticipato nell’articolo comparso su Terra Trentina n. 3 del 2014, il Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) ha introdotto importanti novità per quanto riguarda i sistemi di formazione finalizzati al rilascio di queste abilitazioni.

Alla base di tutto sta un’importante considerazione: non è più sufficiente essere al corrente delle caratteristiche dei prodotti e delle corrette modalità per la loro manipolazione, ma è necessaria anche una conoscenza degli effetti che essi possono avere sulla popolazione umana potenzialmente esposta – non solo sugli operatori che li utilizzano – e sull’ambiente in generale ed in particolare sull’ambiente acquatico e sulla biodiversità.

Ecco quindi che i nuovi corsi per il conseguimento delle abilitazioni risultano ampliati per contenuti e durata proprio per consentire un’adeguata trattazione di questi nuovi argomenti.
Con deliberazione n. 320 del 2 marzo 2015 la Giunta provinciale ha approvato le nuove procedure: riportiamo di seguito le principali novità operative che interessano gli utilizzatori degli agrofarmaci, rimandando alla consultazione del sito http://www.trentinoagricoltura.it/Trentino-Agricoltura/Aree-tematiche/Autorizzazioni-Fitosanitarie/Patentino per tutti gli approfondimenti.
Occorre innanzitutto ricordare che a partire dal 26 novembre 2015 l’abilitazione è necessaria per l’acquisto e l’utilizzo di tutti i prodotti fitosanitari per uso professionale, indipendentemente dalla loro classificazione tossicologica; fino a tale data serve solamente per i prodotti classificati come molto tossici, tossici e nocivi. Si sottolinea anche il termine utilizzo: il “patentino” deve essere posseduto non solo da chi si occupa normalmente del loro acquisto ma anche da tutti coloro che li utilizzano in azienda. Ecco un breve riassunto:

UTILIZZATORI PROFESSIONALI
– requisiti per la partecipazione e l’ottenimento dell’abilitazione: maggiore età
– durata del corso per il primo rilascio: 20 ore
– esenzioni dalla partecipazione al corso: possesso del diploma quinquennale o laurea triennale in discipline agrarie, forestali, biologiche, naturali, ambientali, mediche chimiche, farmaceutiche e veterinarie
– valutazione delle conoscenze (esame): si
– durata del corso per il rinnovo (dopo 5 anni): 12 ore

DISTRIBUTORI (VENDITORI)
– requisiti per la partecipazione e l’ottenimento dell’abilitazione: maggiore età e possesso del diploma quinquennale o laurea triennale in discipline agrarie, forestali, biologiche, ambientali, chimiche, chimiche, mediche o veterinarie
– durata del corso per il primo rilascio: 25 ore
– esenzioni dalla partecipazione al corso: nessuna
– valutazione delle conoscenze (esame): si
– durata del corso per il rinnovo (dopo 5 anni): 12 ore

CONSULENTI
– requisiti per la partecipazione e l’ottenimento dell’abilitazione: maggiore età e possesso del diploma quinquennale o laurea triennale in discipline agrarie o forestali
– durata del corso per il primo rilascio: 25 ore
– esenzioni dalla partecipazione al corso: ispettori fitosanitari, docenti universitari che operano nell’ambito di insegnamenti riguardanti le avversità delle piante e la difesa fitosanitaria, i ricercatori delle Università e di altre strutture pubbliche che operano nel settore delle avversità delle piante e della difesa fitosanitaria, i soggetti che alla data del 26 novembre 2015 abbiano acquisito una documentata esperienza lavorativa di almeno 2 anni nel settore dell’assistenza tecnica o della consulenza nel settore della difesa fitosanitaria (questi soggetti sono esentati anche dalla successiva valutazione)
– valutazione delle conoscenze (esame): si
– durata del corso per il rinnovo (dopo 5 anni): 12 ore

In questa prima fase si è data priorità all’organizzazione dei corsi per il rilascio delle nuove abilitazioni al fine di consentire a chi non ne è ancora in possesso di operare nel rispetto della norma.

I titolari di patentino rilasciato con il vecchio sistema (DPR 290/2001) e scaduto dopo il 26 novembre 2014 godono invece una proroga della validità della loro autorizzazione per l’intera annata 2015. Per tali soggetti saranno attivati momenti formativi a partire dal prossimo autunno.
La realizzazione dei corsi sia per il primo rilascio che per il rinnovo è attualmente affidata alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, ma ciò non esclude che in futuro altri soggetti potranno essere autorizzati allo svolgimento di tale attività.
Per chi è interessato ad ottenere l’abilitazione il primo passo da compiere è l’iscrizione ai corsi consultando il calendario e le modalità che sono presenti sul sito della Fondazione Mach www.fmach.it/CTT.

A conclusione del corso di formazione segue la presentazione alla Provincia della domanda di partecipazione all’esame (nei casi previsti) e di rilascio dell’abilitazione.
Questa fase è stata agevolata con la possibilità di presentazione/compilazione on-line accedendo al portale dei servizi al cittadino della Provincia diTrento: (www.servizionline.provincia.tn.it/portal/server.pt/community/portale_dei_servizi).
Nella sezione agricoltura è possibile presentare direttamente l’istanza da parte di chi ha attivato la Carta provinciale dei Servizi (la stessa che serve ad esempio per l’iscrizione dei figli a scuola o per la sanità), oppure, per chi ancora non ha predisposto l’attivazione, compilare on-line la domanda, stamparla, firmarla e farla pervenire al Servizio agricoltura della Provincia.
Novità sono state introdotte anche per quanto riguarda le modalità di rilascio delle abilitazioni: il vecchio “patentino di colore verde”, potrà essere ancora rilasciato a chi lo richiederà, ma le nuove procedure prevedono l’inserimento dell’abilitazione in un’apposita banca dati in cui potrà essere visionata dal diretto interessato, dai rivenditori e dai soggetti preposti alle attività di controllo.

MESSA A NORMA DELLE MOTOAGRICOLE

La motoagricola, nelle sue numerose e diverse versioni, è un mezzo molto diffuso nel settore agricolo locale e c’è ragione di ritenere che molti di questi veicoli non siano stati adeguati alle più recenti norme di sicurezza (D.Lgs. 81/08). Rappresentando quindi un serio rischio per l’incolumità di chi le utilizza. I dati raccolti dall’Osservatorio provinciale sugli infortuni lavorativi evidenziano infatti come le conseguenze degli incidenti avvenuti con mezzi agricoli sprovvisti di sistemi di protezione siano spesso molto gravi e talvolta anche mortali. Il Comitato di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro della Provincia di Trento, cui partecipano i rappresentanti di molteplici soggetti (Provincia, Azienda sanitaria, Inail, Inps, associazioni di categoria, sindacati dei lavoratori, Consorzio dei comuni, medici competenti), ha elaborato una scheda informativa volta a sensibilizzare i proprietari delle motoagricole sulla necessità di adeguare i loro mezzi ai requisiti di sicurezza fornendo nel contempo alcune informazioni utili a tal fine (a chi rivolgersi, dove reperire materiale informativo…). La scheda è scaricabile dal portale della Provincia “www.trentinosalute.net” alla sezione “Sicurezza sul lavoro”.

di Renato Martinelli



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