Lunedì, 28 Giugno 2021

Paolo Pedrotti, La presenza della polizia, 2014

(Ufficio stampa PAT, CCBY-NC)

In questa foto il monumento a Dante appare “presidiato” da una delle tante pattuglie che sorvegliano i giardini e la piazza. Il tema, con cui si sono confrontate tutte le amministrazioni che si sono recentemente succedute nel governo della città, è quello delicato della sicurezza come fenomeno reale e di percezione. Il 2014, in particolare, siglava l’ultimo capitolo del progetto pluriennale “AnimaDante”, avviato nel 2010 per “dare nuova anima e vita al parco, renderlo più bello, vivere la piazza, convivere nella città, sentirsi più sicuri”: spettacoli, manifestazioni culturali, laboratori creativi, sportelli informativi dedicati ai cittadini, ai giovani, agli immigrati, alle famiglie in difficoltà, al servizio civile o ai senza fissa dimora, con l’obiettivo di rilanciare la storica funzione della piazza come simbolo di appartenenza e luogo di cultura e socializzazione, in parallelo con gli interventi di ristrutturazione della vicina Palazzina Liberty e delle aree verdi attorno al laghetto.
(KM)

(us)

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