Lunedì, 28 Giugno 2021

Flavio Faganello, Veduta aerea del monumento, 1980

(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)

Abituati oggi a vedere il mondo dall’alto, grazie alle tecnologie informatiche e satellitari, dobbiamo fare esercizio di consapevolezza e tenere a mente che così non era nel 1980, quando Faganello diede una lettura originale di piazza Dante eseguendo questa ripresa aerea, che al tempo tra l’altro richiedeva la licenza autorizzatoria ministeriale. L’inquadratura di ampio respiro dà contezza della vastità dello spazio adibito a giardino pubblico, tanto che il monumento ne risulta fortemente ridimensionato, quasi fosse una “statuina” a decoro di piazza ed aree verdi.
La fotografia ne mette inoltre in evidenza la relazione con il cosiddetto “listone”, la pavimentazione in porfido bicolore posta in opera tra il 1953 il 1954, nell’ambito degli interventi conseguenti all’apposizione del vincolo di tutela sulla piazza. Il nastro, dal classico motivo a conchiglia, crea un collegamento tra la stazione e il sito dove sorgeva l’Hotel de la Ville; nei suoi primi anni di attività, Faganello vi aveva visto crescere il moderno Palazzo della Regione, eretto tra il 1954 e il 1965 su progetto di Adalberto Libera e Sergio Musmeci.

(DP)

(us)

Versione Stampabile


Immagini