Lunedì, 28 Giugno 2021

Minosse, cartolina postale in collotipia edita dalla ditta Stengel & co, con iscrizione del 1 febbraio 1902

(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)

Fotografie e cartoline contribuirono alla notorietà del bronzo del Minosse, perlopiù ripreso d’angolo, a restituire l’energia compressa delle gambe piegate e dei piedi puntati, come in questo esemplare della ditta Stengel, con sedi a Dresda e Berlino. La possente figura del demone, prescelto a immagine dell’Inferno in quanto strumento della giustizia divina e di quella superiore distribuzione delle pene che è al centro dell’invenzione dantesca, fu particolarmente apprezzata per la forza michelangiolesca delle membra e del gesto, memore del Mosè attraverso il Pensatore di Rodin. 
Come gli Unterveger, la grande azienda tedesca, in Trentino tra il 1897 e il 1901, illustrò con ampiezza i giardini di piazza Dante, con varianti monocrome e a colori, insolite visioni notturne e inquadrature in sequenza del monumento e dei suoi elementi, che così conobbero un’ampia circolazione in tutta Europa. Nel 1905 furono invece gli Alinari a consacrarne l’immagine per il pubblico italiano; dopo la guerra e l’annessione al Regno del Trentino, saranno ancora le eleganti fotografie della celebre ditta fiorentina ad accompagnare il testo di Gino Fogolari sul monumento e la sua storia nella guida di Trento dell’Istituto Italiano d’Arti Grafiche.

(KM)

(us)

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