Lunedì, 28 Giugno 2021

Il monumento a Dante, cartolina commemorativa in fototipia edita dalla ditta Giuseppe Ladstetter, 1896

(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)

Nell’impaziente attesa dell’inaugurazione del monumento, alimentata dalle anticipazioni pubblicate con sempre maggiore ampiezza dalla stampa liberale, i maggiori fotografi locali si mobilitarono. 
A pochi giorni dalla cerimonia, “L’Alto Adige”, nell’edizione del 7-8 ottobre 1896, segnalava l’uscita di due cartoline commemorative, edite rispettivamente da Scotoni e Vitti e dalla ditta G. Ladstetter, quest’ultima con l’aquila tridentina e il monumento in fototipia da una fotografia di Germano Bendelli (1829-1913), che operava stabilmente a Trento fin dal 1872. 
L’insolita menzione del nome dell’autore, sotto l’immagine, suggerisce l’orgogliosa rivendicazione di un primato, in un mercato attraversato da vivaci dinamiche di emulazione e concorrenza. In quegli anni, infatti, le cartoline fotomeccaniche conoscevano uno straordinario successo commerciale, materializzando la modernità e i suoi tratti distintivi: concisione, velocità, ampia circolazione internazionale, compresenza di testo e immagine. Il nuovo prodotto postale stimolò la fioritura di grandi e piccole imprese editoriali, che daranno un contributo cruciale alla documentazione fotografica e alla diffusione dell’immagine del monumento.
(KM)

(us)

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