Lunedì, 28 Giugno 2021

Il Paradiso, cartolina postale in collotipia edita da “G.B. Unterveger, Fotografo, Trento”, con iscrizione del 9 settembre 1902

(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)

Gli Unterveger diffusero la loro interpretazione del monumento anche attraverso l’agile strumento della cartolina. Entro il 1895 l’atelier si era dotato delle attrezzature necessarie per la stampa  “mediante macchina celere”; fondamentali le competenze acquisite dal giovane Enrico, di ritorno da prestigiose esperienze di studio a Vienna e Norimberga, dove si era specializzato anche nelle tecniche della zincotipia e della collotipia. I due Unterveger poterono così codificare le immagini che diventeranno canoniche delle sculture. Agli altorilievi del Purgatorio si affianca la fortunata immagine del Paradiso, dove “mistiche figure di angeli con le ali raccolte e le mani giunte, che ricordano la maniera del Beato Angelico, fanno corona alla figura di Beatrice”, di “casta plasticità”, come si legge nella pubblicazione illustrata dallo stesso studio fotografico, Il monumento a Dante in Trento. Lo scritto introduttivo coglie anche il rapporto tra la figura della donna amata dal poeta e l’episodio sottostante del colloquio con Sordello, che si conferma così “il vero centro d’azione di tutto il monumento”.
(KM)

(us)

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