Lunedì, 28 Giugno 2021

Fratelli Pedrotti, Il monumento con le protezioni contro il pericolo di bombardamenti, stampa su carta alla gelatina sali d’argento, 1943 ca.

(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)

Durante la seconda guerra mondiale, la città di Trento, risparmiata nella Grande guerra, subì gli effetti delle bombe anglo-americane e del loro carico di distruzione. Si susseguirono almeno 80 incursioni, con quasi 400 vittime e 1792 edifici danneggiati. Questi eventi rivivono nelle drammatiche fotografie riprese, a poche ore di distanza, dai fratelli Pedrotti e dal loro assistente Giulio Cagol, tra i pochi fotografi rimasti in città. Il primo bombardamento, del 2 settembre 1943, spazzò via il quartiere della Portèla e menomò il monumento a Dante Alighieri, spezzando blocchi di granito e intaccando i rilievi del Purgatorio, come conferma la documentazione fotografica tempestivamente raccolta dalla Soprintendenza. L'immagine dei Pedrotti mostra la struttura in legno, rinforzata da sacchi di sabbia, eretta a protezione della struttura a seguito di queste vicende. La fine della guerra, con il tempestivo risarcimento dei danni, segnò la fine degli usi retorici del monumento che ne avevano accompagnato la nascita e l'appropriazione da parte del regime fascista; nei decenni successivi emergeranno anzi atteggiamenti di rifiuto e insofferenza verso l'enfasi patriottica già associata all’immagine del poeta "nazionale".
(KM)

 

(us)

Versione Stampabile


Immagini