Lunedì, 28 Giugno 2021

Fotografo non identificato, Scavo delle fondamenta del monumento, stampa da negativo del 1893

(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)

A margine delle pose ufficiali, l’immagine del cantiere nella fase di fondazione offre non pochi spunti di interesse. Protagonista della scena, la ripresa dell’area di lavoro documenta le modalità, gli strumenti, i mezzi di trasporto, l’abbigliamento stesso degli operai. Alle loro spalle, a sinistra, assiste alle operazioni un personaggio in borghese. È probabilmente Antonio Tambosi: figura chiave nel panorama politico ed economico di quegli anni, destinato a succedere a Paolo Oss Mazzurana come podestà di Trento, era sin dal 1889 membro del comitato promotore del monumento. Dietro alle recinzioni che delimitano la zona emerge, ormai folta, la quinta arborea del nuovo parco pubblico, con gli eleganti lampioni della recente illuminazione pubblica. Al di là degli alberi, significativamente vicinissimo, il profilo del centro storico, con il campanile di Santa Maria Maggiore e, a destra del Seminario ora Biblioteca comunale, l’imbocco della nuova via, che, oltrepassando l’alveo prosciugato dell’Adige, collegava l’area di Centa alla contrada delle Orfane.
(LC)

(us)

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