(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)
20 aprile 1893: viene posta la prima pietra del monumento. Il grande blocco quadrangolare, appoggiato sul fondo dello scavo di fondazione, esibisce l’iscrizione PIETRA FONDAMENTALE DEL MONUMENTO DEI TRIDENTINI A DANTE ALIGHIERI. MOSTRÒ CIÒ CHE POTEA LA LINGUA NOSTRA. XX APR. MDCCCXCIII. Nitidamente leggibile nell’immagine fotografica, che la fissava prima del suo interramento, la scritta sintetizzava il senso dell’impresa, nell’apparente neutralità della citazione dantesca (Paradiso, VII). Risultato di un vasto processo dalle radici lontane, esprimeva gli argomenti e il contesto delle rivendicazioni trentine, al tempo stesso echeggiando le articolate posizioni del governo imperiale, espressione di una compagine politica, etnica e culturale di straordinaria complessità. La solennità del momento, pure avvenuto, “senza alcuna cerimonia né pubblica né privata”, era ben presente ai promotori e ai sostenitori dell’opera. I lunghi e appassionati dibattiti internazionali e locali che ne avevano accompagnato la concezione, annunciata sette anni prima da Guglielmo Ranzi, avevano infine il loro esito concreto.
(LC)
