Lunedì, 28 Giugno 2021

Atelier Unterveger, Monumento a Dante: visione d’insieme, stampa su carta baritata alla gelatina sali d’argento, inizio sec. XX

(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)

Tra le fotografie ricevute dagli Unterveger subito dopo l’inaugurazione del monumento, “L’Alto Adige” del 15-16 ottobre ricorda esemplari che “riproducono il meraviglioso lavoro dello Zocchi o tutt’intiero, o nelle sue diverse parti, prese da vari punti di vista. Della statua del Poeta, dei tre bronzi – del Minosse, del Purgatorio, del Paradiso – si rilevano tutte le più minime particolarità, giustamente lumeggiate e di un effetto incantevole.” 

All’inizio del nuovo secolo, l’atelier Unterveger diede seguito alla propria sistematica campagna di documentazione dell’opera, come attesta questa fotografia, inclusa, con altre tre, in un album che conta in tutto 25 “Vedute del Trentino”, a conferma dell’eccezionale valore attribuito al monumento. Il punto di vista, leggermente angolato, valorizza la volumetria del complesso e la progressione delle strategie plastiche scelte da Zocchi per caratterizzare le tre cantiche della Commedia: dalla tridimensionalità del Minosse, che compendia l’Inferno, agli espressivi altorilievi del Purgatorio, coronati dalle stilizzate forme “ideali” dei bassorilievi del Paradiso. Centro della composizione sono le figure di Dante e Virgilio nel celebrato episodio dell’incontro con Sordello, non a caso anche oggetto di fotografie dedicate.

(KM)

(us)

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