"Sono fiero di presentare questo servizio – ha detto in apertura di conferenza stampa Roberto Bonmassari direttore dell'unità operativa di cardiologia dell'ospedale di Trento – che completa l'offerta dell'Apss in ambito cardiologico. Le attività della struttura consentono di concludere il percorso di cura dei pazienti con patologie cardiache e vascolari accompagnandoli nella fase post acuta. È una ricchezza avere una riabilitazione che lavora in stretto collegamento con la degenza cardiologica. Le attività di questa struttura sono volte a favorire, nella persona cardiopatica, la stabilità clinica, a ridurre le disabilità conseguenti alla malattia e il rischio di nuovi eventi cardiovascolari, a supportare il mantenimento e la ripresa delle attività abituali".
L'assessora alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re, si è detta "molto soddisfatta per questo centro che rappresenta un'eccellenza all'interno dei servizi sanitari trentini e che aggrega in un'unica struttura le funzioni riabilitative – cardiologiche e neuromotorie. Questo è un importante servizio per i pazienti che non necessitano di ricovero perché permette di accompagnarli nel percorso di recupero delle attività quotidiane".
È intervenuto poi Mario Grattarola, direttore dell'ospedale di Trento, che ha evidenziato "Questo è un'importante risultato attuato grazie al lavoro di molti operatori, che ringrazio anche a nome della direzione generale. L'attività che qui viene svolta interviene in un momento molto particolare del percorso del paziente caratterizzato dalla presa di coscienza che l'evento che l'ha colpito potrebbe avere importanti ripercussioni sulla sua vita e quindi il ruolo fondamentale della riabilitazione è quello di una presa in carico a 360 gradi non solo dell'organo colpito, in questo caso il cuore, ma anche della persona e talvolta dell'intera famiglia. In questo percorso è molto importante è anche l'alleanza con le associazioni che sostengono i pazienti nel percorso post acuto con varie attività".
"L'introduzione nella realtà trentina della cardiologia riabilitativa gestita dalla cardiologia ospedaliera – ha continuato poi Bonmassari – risale a quasi vent'anni fa ed è sempre stata svolta con modalità di accesso in day hospital o ambulatoriale. Il primo centro afferente alla Cardiologia del Santa Chiara, è stato attivato all'ospedale San Giovanni di Mezzolombardo nel 1999 e successivamente, in seguito della chiusura del presidio ospedaliero, il centro è stato temporaneamente spostato a Trento, a Villa Igea, in previsione, nel quadro di un progetto provinciale di riordino di tutta l'attività riabilitativa, la collocazione definitiva nel nuovo ospedale riabilitativo Villa Rosa di Pergine. Il trasloco è avvenuto all'inizio di luglio dello scorso anno".
Alla conferenza stampa erano presenti Marco Zeni e Marcello Disertori in rappresentanza dell'Associazione per la lotta alle malattie cardiovascolari (ALMAC) che hanno evidenziato l'importanza della collaborazione tra servizi sanitari e associazioni di volontariato nel migliorare la vita delle persone affette da patologie cardiache sottolineando che i centri come il Villa Rosa, sono punti di rinascita vera e propria per i pazienti che, sotto la guida di professionisti, intraprendono un lungo percorso per ritornare alla propria vita quotidiana. Nell'ambito della prevenzione secondaria è stato evidenziato come il ruolo del volontariato si potrà esprimere favorendo lo svolgimento di attività fisica, al di fuori della fase acuta, in palestre gestite da ALMAC.
"La nuova struttura – ha proseguito Annalisa Bertoldi responsabile della attività di riabilitazione cardiologica – è sotto il profilo costruttivo e logistico, eccellente, gli spazi e la loro collocazione soddisfano le esigenze dell'attività e appaiono favorevoli anche in un'ottica di un suo potenziamento. Attualmente l'attività effettuata è articolata in: riabilitazione cardiologica in day hospital, riabilitazione cardiologica ambulatoriale, attività cardiologica ambulatoriale per esterni. Le attività principali sono rappresentate da: valutazione completa e approfondita, sia clinica sia strumentale, delle condizioni cliniche globali del paziente, valutazione del rischio cardiovascolare globale, assistenza clinica volta alla completa stabilizzazione delle condizioni cardiache e generali del paziente, formulazione di un piano di trattamento terapeutico personalizzato che include anche la prescrizione di un programma di attività fisica, partecipazione a lezioni di educazione sanitaria, dietologica e psicologica (aperte anche ai familiari) per far conoscere i corretti stili di vita e dare informazioni utili nei riguardi della prevenzione secondaria della malattia cardiaca. L'attività riabilitativa viene svolta dal lunedì al venerdì, con la possibilità di adottare protocolli elastici di articolazione settimanale degli accessi, per superare il disagio dello spostamento giornaliero dalla propria residenza. La durata del percorso riabilitativo è generalmente di quattro settimane. Nel 2014 i trattamenti di cardiologia riabilitativa in regime di degenza diurna e ambulatoriale sono stati 285 mentre l'attività ambulatoriale per esterni è stata di 10.209 prestazioni".
La cardiologia riabilitativa è collocata al piano terra dell'ospedale e si estende su una superficie di circa 900 mq suddivisa in due aree distinte ma comunicanti. La prima area è dedicata alla riabilitazione in regime di day hospital ed è composta da una palestra attrezzata con cyclette e tapis roulant, un ambulatorio infermieristico, uno studio medico, soggiorno-pranzo, spogliatoi per pazienti e locali di supporto. Vi è poi un'area ambulatoriale per esterni e consulenze costituita da un ambulatorio per le visite, uno per gli elettrocardiogrammi, due ambulatori per le ecocardiografie, e uno per l'ergometria.
-
Una struttura dedicata al recupero delle persone colpite da patologie cardiovascolari
VILLA ROSA: PRESENTATA LA NUOVA CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
Presentati oggi al Villa Rosa di Pergine Valsugana le attività e i nuovi locali della cardiologia riabilitativa, la branca della cardiologia che si occupa di accompagnare i pazienti che hanno subito un evento cardiologico acuto nella ripresa delle attività quotidiane.-