
Mario Tonina, assessore alla salute della Provincia autonoma di Trento ha sottolineato: «Ringrazio di cuore la Fondazione Lene Thun, il suo team, il nostro Centro di protonterapia e tutti coloro che rendono possibile questa collaborazione. Il vostro lavoro ci ricorda che la salute non è solo assenza di malattia, ma anche nutrimento dell’anima, capacità di costruire relazioni, spazi e gesti di umanità. Alle bambine e ai bambini che hanno modellato con le loro mani queste forme, va il mio grazie più sincero. Avete regalato a tutti noi un messaggio di coraggio e bellezza. Questo giardino che oggi qui fiorisce rappresenta la vostra forza e la vostra capacità di sognare anche nei momenti più difficili. Che questo giardino continui a crescere, insieme alla speranza di ogni giovane paziente che qui trova cura, accoglienza e calore».
Il direttore generale di APSS, Antonio Ferro, nel ringraziare la Fondazione Lene Thun per il sostegno che da anni dà al Centro di protonterapia ha evidenziato: «Unire cure avanzate tecnicamente ad attività ludico-ricreative permette di offrire ai nostri piccoli pazienti un qualcosa che va oltre la pura prestazione sanitaria. Come azienda sanitaria siamo convinti che le collaborazioni con il mondo del volontariato diano impulso al miglioramento dei servizi offerti e, sostenendo i nostri pazienti nei momenti difficili della malattia, favoriscano il percorso di umanizzazione delle cure».
Il direttore dell’unità operativa Frank Lohr ha dichiarato: «Chi lavora nell’ambito oncologico in funzione amministrative, tecniche e cliniche con pazienti di età pediatrica e adulta apprezza molto ogni iniziativa che accompagna il percorso di cura in un modo creativo e allegro».
Un giardino che “fiorisce” con i sogni dei bambini
“Fiorisce un Giardino” è un’opera in ceramica che si presenta come un vero e proprio giardino dell’anima: un luogo simbolico in cui la forza, la creatività e la tenacia dei piccoli artisti si intrecciano con la fragilità della malattia, trasformandola in terreno fertile da cui far germogliare speranze e sogni. Sul perimetro esterno del giardino, alcune ceramiche assumono la forma di delicati fiori bianchi: sui petali i bambini hanno inciso parole che custodiscono pensieri intimi e desideri profondi, frammenti della loro storia che diventano segni concreti di un percorso condiviso.
Barbara Rombi, dirigente medico della protonterapia pediatrica e Linda Meneghello, dirigente medico dell’Unità operativa di pediatria dell’ospedale Santa Chiara di Trento, hanno dichiarato congiuntamente: «Il percorso di cura per i bambini che accogliamo è lungo e complesso, spesso lontano da casa e dagli affetti. In questo contesto i laboratori di ceramico-terapia portano ciò che io definisco una “leggerezza strutturata”: uno spazio in cui la pesantezza della malattia lascia posto alla creatività e alla condivisione. Per qualche ora, il tempo delle terapie si intreccia con il tempo della vita, restituendo fiducia e serenità».
La storia dell’opera
“Fiorisce un Giardino” è la prima opera collettiva realizzata dai bambini in cura presso il Centro di protonterapia. L’installazione riunisce circa 1000 manufatti in ceramica, modellati in forma tridimensionale e donati spontaneamente dai piccoli pazienti. Ogni creazione è l’espressione autentica e non verbale del loro mondo interiore, che trasforma il percorso terapeutico in un messaggio di speranza.
I laboratori a Trento
Dal 2018 ad oggi, oltre 1.700 bambini hanno partecipato ai laboratori di ceramico-terapia a Trento. Solo nell’ultimo anno, sono stati regalati più di 250 sorrisi grazie all’impegno della ceramista Soani Duca e di un team di 21 volontari e volontarie che ogni settimana donano il loro tempo prezioso.
Paola Adamo, Direttrice della Fondazione Lene Thun, ha concluso: «I laboratori permanenti dimostrano che la continuità è la forma più concreta di cura, fiducia e responsabilità verso la comunità. Quest’opera ne è la prova: un giardino nato dal tempo, dalla dedizione e dall’impegno condiviso di tanti, capace di lasciare un segno profondo nella vita dei bambini e delle loro famiglie».
La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie al contributo di imprenditori, aziende e singoli donatori che, con lo spirito del “poco da tanti”, hanno garantito laboratori gratuiti e di qualità. Un ringraziamento speciale va al Gruppo Verlingue che, nella persona di Jacques Verlingue, attuale Presidente del Comitato Strategico, ha rinnovato per il triennio 2023–2025 il suo sostegno a Fondazione Lene Thun, contribuendo in maniera significativa alla riuscita del progetto.
Fondazione Lene Thun ETS: l'arte come terapia
Fondazione Lene Thun ETS nasce nel 2006 e, dal 2014, offre all’interno degli ospedali italiani ed europei – principalmente nelle oncoematologie pediatriche – un servizio gratuito e permanente di terapia ricreativa attraverso la modellazione dell’argilla. Attualmente sono attivi 54 laboratori di ceramico-terapia, offerti a più di 80.000 bambini, in 33 strutture sanitarie di eccellenza.
Uno dei benefici della ceramico-terapia è l'aiuto concreto che offre ai piccoli pazienti: esprimere emozioni attraverso l’argilla aiuta i bambini a ritrovare fiducia, a vivere con maggiore serenità il percorso di cura e a recepire meglio le terapie farmacologiche.
A Trento il servizio è presente dal 2018 nel reparto del Centro di protonterapia e, dal settembre 2023, anche presso il Day hospital, con due laboratori dedicati. A questi si affiancano altri due laboratori attivi presso l’ospedale Santa Chiara: in Pediatria (dal 2018) e in Chirurgia pediatrica (dal 2019).
intervista Mario Tonina, assessore alla salute
intervista Paola Adamo, direttrice Fondazione Lene Thun
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