“Una struttura di qualità, motivata e appassionata, con una reputazione solida, dove la fondamentale cura degli interessi pubblici si combina con l’operatività efficiente e flessibile di un’impresa privata”, così il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro e Alessandro Olivi definisce Trentino Sviluppo. “Negli ultimi anni – continua Olivi – questa società ha saputo cambiare in modo sostanziale, in un’ottica di ristrutturazione competitiva all’interno del sistema pubblico provinciale, adattandosi al rapido mutare dei cicli economici e divenendo un modello di riferimento. Molteplici e di grande valore sono poi le ricadute e le relazioni intrecciate sia nella comunità trentina che sul panorama nazionale ed europeo”.
“Il 2016 – ha sottolineato Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo – è stato un anno in cui si è consolidata la nuova organizzazione e si sono intensificate le attività di sistema con il territorio. In particolare abbiamo registrato un clima di grande collaborazione con i centri di ricerca e le associazioni di categoria. Abbiamo anche impostato un percorso affinché la società non sia solo un veloce ed efficiente esecutore delle politiche economiche della Provincia ma possa avere anche un ruolo di monitoraggio degli effetti prodotti ed un’importante funzione proattiva e propositiva”.
Per quanto riguarda i dati di bilancio, l’esercizio 2016 ha evidenziato un risultato economico positivo pari a 436.055 euro, in leggera crescita rispetto all’esercizio precedente (398.297 euro), al netto di ammortamenti per 2.798.663 euro e accantonamenti ai fondi rischi ed oneri per 1.935.432 euro.
Ma se per una società avente finalità istituzionali il risultato di esercizio rappresenta un elemento di valutazione dell’accortezza della gestione amministrativa, non ne costituisce tuttavia adeguato indice di efficacia. Significativo, in termini gestionali, è il dato sul patrimonio gestito, che al 31 dicembre 2016 ammontava a 1,09 miliardi di euro, ma ancor più rilevanti sono le ripercussioni positive generate dalle operazioni portate a termine.
Ambito produttivo industriale
Sul fronte produttivo-industriale sono state portate a termine tutte le operazioni previste dal Piano attività 2014-2016. Come già avvenuto con lo stabilimento “ex Whirpool” di Spini di Gardolo, particolare enfasi è stata posta sulla necessità di rafforzare gli investimenti e promuovere l’occupazione.
In quest’ottica nel 2016 sono state finalizzate 11 operazioni di supporto ai piani di sviluppo industriale di altrettante imprese attive sul territorio che hanno portato alla riqualificazione di 21.340 mq di spazi industriali dismessi e alla generazione di 320 nuovi posti di lavoro. Rilevante anche l’effetto leva generato da tali operazioni, con 43,7 milioni di euro investiti in progetti di crescita aziendale.
Tra le aziende interessate vi sono Fly Spa, con un importante ampliamento dello stabilimento produttivo di Grigno, in Valsugana, per un investimento di 27 milioni di euro ed un raddoppio dei lavoratori che passeranno da 100 a 200, il Bonfiglioli Mechatronics Research di Polo Meccatronica, ma anche Dr Schär, multinazionale specializzata in prodotti alimentari senza glutine, Mimest, Metal Working, Eurocoating, Nplus (Gruppo Giordano Riello), Cooperativa A.L.P.I., con la nascita del primo distretto trentino dell’economia solidale, Rotaliana, Bertolini Ocea Impianti e Adler.
Impianti turistico-funiviari
Ottime notizie anche sul versante funiviario: in due anni si è passati infatti da un reddito negativo di 7,6 milioni di euro al pieno pareggio di bilancio, con una diminuzione dell’indebitamento delle società impiantistiche più deboli di oltre 20 milioni di euro. Nel corso del 2016 Trentino Sviluppo ha inoltre dismesso 6 partecipazioni societarie, investendo contestualmente 44 milioni di euro in infrastrutture a servizio dello sci, quali impianti di risalita, sistemi di innevamento programmato e bacini di accumulo, con interventi che hanno interessato 16 località turistiche, tra cui Panarotta, Lavarone, Brentonico, San Valentino, Alta Val di Non e Monte Bondone. Si è altresì proceduto alla realizzazione, al Passo del Tonale, della nuova telecabinovia Presena.
BIC e nuove imprese
Nel 2016 Trentino Sviluppo si è confermata il punto di riferimento provinciale per la nascita di nuove imprese. All’interno dei propri incubatori d’impresa tematici a Rovereto (Polo Meccatronica e Progetto Manifattura), del BIC leggero di Trento e dei BIC generalisti di Mezzolombardo, Pergine e Borgo Valsugana, Trentino Sviluppo offre agli aspiranti e neoimprenditori nuovi spazi in cui mettere alla prova il proprio prodotto e talento. Questi 6 hub ospitano 110 aziende che danno lavoro a 750 addetti, generano un volume d’affari pari a 380 milioni di euro e, considerate complessivamente, costituirebbero la terza industria trentina per fatturato e la quinta per numero di addetti. Con riferimento a Progetto Manifattura occorre ricordare che, su 7 mila metri quadrati ad oggi disponibili per gli insediamenti produttivi si è raggiunto il 99% del riempimento.
Sul fronte degli aiuti alla nuova imprenditorialità, durante il 2016 Trentino Sviluppo ha esaminato 655 domande di contributo, di cui 605 sono state ritenute ammissibili e finanziate per oltre 19 milioni di euro. Ben 2.336 sono stati invece i contatti registrati dallo Sportello Imprese, volto a facilitare la crescita, l’innovatività e la competitività aziendale, di cui 458 provenienti da giovani, donne e disoccupati in procinto di avviare un’attività economica commerciale o artigianale in proprio.
L’esercizio in esame ha visto poi il consolidarsi dei corsi dell’Innovation Academy, con oltre 270 partecipanti e 139 ore di formazione in materia di business modelling, marketing, proprietà intellettuale, design, accesso al crowdfunding e vigilanza bancaria e dei premi a sostegno della nuova imprenditorialità, come il D2T Start cup che ha visto raddoppiare i propri partecipanti rispetto al 2015, per un totale di 36 giovani neoimprenditori coinvolti.
Trentino Sviluppo ha altresì seguito 39 percorsi di open innovation, destinati ad aiutare le startup già avviate a costruire partnership con imprese mature, mentre sono stati gestiti 5 progetti europei (Horizon 2020, Spazio Alpino, Central Europe, COSME e Interreg Italia-Austria).
Internazionalizzazione e Attrazione di investimenti
Per quanto riguarda le azioni a sostegno dell’internazionalizzazione, sono state ospitate in Trentino delegazioni di operatori economici taiwanesi e tedeschi e organizzate missioni commerciali in Russia, Cina, Corea del Sud e Stati Uniti che hanno coinvolto 34 imprese del nostro territorio; 150 sono invece le aziende trentine supportate nella partecipazione a fiere di settore ed eventi mirati in Europa, Asia e nelle Americhe.
Importante anche lo sviluppo delle attività dell’Area attrazione in ottica proattiva, volta cioè non solo a prendere in carico le aziende che spontaneamente si sono interessate al sistema Trentino, ma anche ad incentivare gli investimenti sul nostro territorio da parte di imprese che prima di conoscere Trentino Sviluppo non avevano mai preso in considerazione tale opportunità. Nel corso del 2016 sono state attratte 10 imprese e ne sono state analizzate 517; 127 incontri sono stati invece organizzati per presentare ad altrettante startup e gruppi industriali le opportunità di crescita sul territorio provinciale.
Turismo e promozione
Settore di attività che vede impegnata Trentino Marketing, società interamente controllata da Trentino Sviluppo con gestione operativa autonoma del “Fondo marketing”.
Tra le novità l’affidamento da parte della Provincia della valorizzazione e diffusione del brand territoriale Trentino non solo nel settore turistico ma anche in tutti i settori che impattano sul turismo, oltre alla gestione del marchio di Qualità Trentino per valorizzare la filiera agricola (produttori, distribuzione, consumatori).
Tre le macro aree di intervento del 2016: comunicazione, promozione, innovazione e progetti di sistema.
Per quanto riguarda la comunicazione si è lavorato su un piano di comunicazione più integrato rispetto al passato, intensificando gli investimenti sui Paesi esteri di interesse strategico. Particolare cura è stata dedicata agli eventi, di tipo sportivo (con numerosi ritiri di squadre di calcio, basket e pallavolo), culturali (i soli “Suoni delle Dolomiti” hanno coinvolto 70 artisti ed oltre 35 mila spettatori), enogastronomici (dalle “Albe in Malga” alle fiere di settore con diversi progetti di valorizzazione dei comparti del vino, grappa, lattiero-caseario e frutticolo). Nel 2016 la nuova piattaforma visittrentino, lanciata a fine 2015, è stata messa a regime con nuove sezioni e contenuti in più lingue (350 nuovi articoli) con lo stile storytelling seguendo più tematiche/passioni in Italia e all’estero. Le performance della parte booking della piattaforma sono aumentate di oltre 25% grazie al mix di azioni on e off-line e la visualizzazione delle strutture ricettive ha superato il milione di page view.
Sul versante della promozione si è messo in campo un fitto programma di attività per realizzare i principali obiettivi: Italia (mantenere la leadership come destinazione top di montagna) ed estero nei mercati da sviluppare e consolidare (aumentare e rafforzare Brand image e brand awareness del Trentino), mentre per i mercati da esplorare l’obiettivo era quello di stimolare nuova domanda e posizionare il Brand Trentino come destinazione importante dell’arco alpino.
Nel settore innovazione e progetti di sistema, infine, la “Trentino guest card”, giunta alla quarta stagione, è in fase di crescita sia in termini di utilizzo che di partecipazione del territorio e servizi all’interno del sistema. Dal punto di vista qualitativo le ricadute continuano a dimostrarsi molto positive in base ad indagini realizzate verso gli ospiti: non solo un’alta soddisfazione della vacanza e diffuso passaparola ma anche casi di allungamento della permanenza, ritorni, ovvero scelta motivata proprio dalla proposta Guest Card. Altri progetti hanno riguardato la pesca (Trentino Fishing), e il servizio “TrentinoWIFI” in collaborazione con Trentino Network.
Il Bilancio… si fa sociale
Un ulteriore approfondimento sulle ricadute delle operazioni di Trentino Sviluppo sull'economia provinciale per il biennio 2015-2016 verrà proposto in occasione della presentazione del Bilancio sociale della società di sistema che si terrà il prossimo mercoledì 19 luglio. (m.d.c.)
L’utile è di 436 mila euro, patrimonio gestito a 1 miliardo e 90 milioni. Generati 320 posti di lavoro grazie a progetti di crescita industriale, oltre 600 nuove microimprese
Trentino Sviluppo, bilancio ed attività 2016 evidenziano la crescita del territorio
Un patrimonio gestito pari a 1 miliardo e 90 milioni di euro, suddiviso in nove fondi che vanno dalle attività economiche alle aree industriali, dalla promozione al marketing turistico, dall’artigianato ai brevetti. Un utile d’esercizio di 436 mila euro, al netto di accantonamenti per 1,9 milioni di euro. Questi i dati del bilancio d’esercizio 2016 di Trentino Sviluppo. Il documento contabile, approvato mercoledì 28 giugno dall’Assemblea dei soci, chiude un anno particolarmente intenso su vari fronti di attività. Le 11 operazioni di supporto ai piani di sviluppo industriale siglate con altrettante imprese del territorio hanno stimolato investimenti per 43,7 milioni di euro e generato 320 nuovi posti di lavoro. Riqualificati oltre 21 mila metri quadrati di spazi produttivi dismessi, mentre 10 sono state le aziende che hanno deciso di investire in Trentino supportate dall’apposito team di Attrazione. Sul fronte delle partecipazioni nelle società turistico-funiviarie il 2016 visto raccogliere i frutti di uno sforzo di razionalizzazione e risanamento dei bilanci. Buone notizie anche per quanto riguarda le startup, con l’avvio di 605 microimprese, in particolare da parte di giovani e donne, grazie al “pacchetto nuova imprenditorialità”, mentre l’attività di internazionalizzazione ha accompagnato verso i mercati esteri 184 imprese. Per quanto riguarda la promozione turistica affidata a Trentino Marketing sono state tre le dorsali di intervento: internazionalizzazione, miglioramento della capacità di vendita del sistema e cura del ritorno dell’ospite.