
Tanti e innovativi i settori di intervento delle startup finaliste: dallo sport-tech alle biotecnologie, passando per lo smart building, la salute e l’edu-tech.
Ai team sono arrivati i complimenti e gli auguri dell’assessore allo Sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli, che nel suo messaggio di saluto ha sottolineato come: «Le attività nate all’interno di Trentino Startup Valley stanno crescendo e si stanno affermando sul panorama locale ma anche nazionale. Questo è un bel successo, in linea con gli obiettivi di sviluppo che si è data la Provincia di Trento. Obiettivi per cui lo sviluppo economico e tecnologico va sempre di pari passo con lo sviluppo sociale. E proprio per questo, nella quinta edizione del programma abbiamo voluto immaginare una categoria di concorso autonoma per valorizzare le idee d’impresa in questo ambito».
A conquistare la giuria tecnica – incaricata di valutare il grado di innovazione o avanzamento tecnologico, la solidità, l’efficienza e la maturazione delle idee proposte, nonché le competenze dei team e l’abilità nell’esporre alla platea la propria soluzione in formato “pitch” – è stata B2 Labtech.
La startup, nata nel marzo 2022, usa l’aggregazione remota di dati acquisiti in tempo reale – il cosiddetto “machine learning” – per riprodurre in ambienti indoor la luce diurna naturale, riducendo lo stress luminoso causato dal gap cromatico tra l’illuminazione artificiale e la luce solare. «L’idea – spiega il ceo Luca Benedetti – mi è venuta qualche anno fa, durante gli studi universitari in Danimarca. Lì, ho imparato l'importanza dell'illuminazione sulla salute umana mentre si vive e si lavora in ambienti interni». Nel Paese della Sirenetta, infatti, è stato coniata una vera e propria filosofia del vivere felice, l’hyggie, dove la luce gioca un ruolo chiave nella creazione di ambienti accoglienti per compensare i rigori della stagione fredda. B2 Labtech si è aggiudicata un premio di 35 mila euro, che investirà nella partecipazione a fiere ed eventi internazionali per farsi conoscere e costruire nuove collaborazioni.
Al secondo posto, con un premio di 25 mila euro, MISS (Multi Integrated Ski System) con il suo sistema che rivoluziona la pratica dello sci alpinismo, eliminando le pelli di foca e sviluppando uno sci che ne integra le funzionalità.
Terzo premio e un assegno di 20 mila euro, infine, ad Algify – sviluppata da un team di ricercatori del BIOtech Research Centre del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Trento – con i suoi hydrogel innovativi a base di alginato, materiale naturale sostenibile e altamente disponibile, utili alla crescita di colture cellulari tridimensionali con caratteristiche chimiche e meccaniche personalizzabili.
La giuria ha assegnato un ulteriore riconoscimento alle altre sei startup arrivate in finale, per aver dimostrato importanti progressi tecnici e commerciali che le hanno avvicinate al mercato o agli investitori con un’idea solida e ben strutturata.
A motivare gli startupper Emiliano Audisio, responsabile editoriale eventi di Wired Italia, che nel suo intervento ha ricordato i grandi innovatori della storia e l’importanza di guardare e pensare “oltre l’impossibile”.
E mentre gli startupper freschi di finale si preparano a fare tesoro di questo insegnamento, si aprono le porte della quinta edizione di Trentino Startup Valley. Le candidature rimarranno aperte fino al 28 febbraio. Info e iscrizioni su www.trentinostartupvalley.it (m.d.c.)
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa
Service audio e video, con immagini della serata ed interviste, scaricabile al link: https://we.tl/t-2tXkoyn2pI