Martedì, 19 Luglio 2016 - 18:29 Comunicato 1544

La prestigiosa rivista del Pan European Networks dà spazio all’esperienza trentina
Polo Meccatronica raccontato in Europa da “Science & Technology”

L'innovazione “made in Trentino” è fatta di imprese all'avanguardia, tanta ricerca di qualità ed un modello formativo che, dalle scuole professionali agli istituti superiori fino ai master di specializzazione, sa curvare con flessibilità e velocità su settori di sviluppo strategici come quello della meccatronica. Ciò che caratterizza il sistema trentino è proprio la sinergia tra tutti questi fattori che trova una delle sue più interessanti declinazioni in Polo Meccatronica, l’incubatore di Trentino Sviluppo. Un caso esemplare scelto dalla rivista “Science & Tecnology”, periodico di informazione nato per alimentare il network ed il reciproco scambio di conoscenze tra Commissione europea, le diverse Agenzie dell'Unione Europea, i governi dei singoli stati e la comunità scientifica ed accademica.

Il modello trentino, basato su una sempre maggiore connessione tra il settore produttivo e il mondo accademico e sull'individuazione di alcuni ambiti specifici su cui convogliare i propri investimenti, sta suscitando crescente attenzione a livello internazionale. Ne è una prova l'intervista al coordinatore scientifico di Polo Meccatronica, Paolo Gregori, recentemente pubblicata da “Science & Tecnology”, importante magazine del Pan European Networks.
La meccatronica è uno dei settori considerati strategici in Trentino e per questo rappresenta il filo conduttore di un sistema sinergico che fa capo a Polo Meccatronica: un punto di riferimento per lo studio e lo sviluppo di questo settore che parte dalla scuola e arriva al prodotto finito.
Nell’articolo vengono illustrate le caratteristiche del modello trentino che punta alla creazione di una sua specializzazione in questo settore, con la formazione di personale qualificato, la nascita di prodotti di eccellenza e l'arrivo di fondi e investitori internazionali. Un percorso possibile grazie all’ottima collaborazione tra i diversi soggetti che si occupano di innovazione tecnologica sul territorio, tra cui Trentino Sviluppo, Università degli Studi di Trento e Fondazione Bruno Kessler. (f.r.)



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