Mercoledì, 27 Marzo 2019 - 16:28 Comunicato 631

La startup di Progetto Manifattura disegnerà la viabilità interna del più grande campeggio del Trentino utilizzando polimeri e fibre riciclati e valorizzando le pietre locali
PietraNet trasforma il “Lago Levico Camping Village” in una vetrina a cielo aperto delle pietre trentine

Trekking, sole, giochi d’acqua e dall’estate prossima anche una sorta di “vetrina” della pietra trentina a cielo aperto. Il Lago Levico Camping Village si prepara a ridisegnare la propria viabilità in chiave didattica ed ecosostenibile, grazie agli innovativi pannelli alveolari ricavati dagli scarti di plastica, brevettati da PietraNet. A partire da oggi, mercoledì 27 marzo, la startup, insediata in Progetto Manifattura, l’hub della green & sport economy di Trentino Sviluppo a Rovereto, stenderà nel campeggio in Valsugana ben 500 tonnellate di pavimenti in polimeri e fibre riciclati, ispirati alle pietre trentine. Vi saranno dunque vialetti bianchi e neri come la Tonalite della Val di Genova, piazzette senape come il Giallo di Mori e aree ricreative ispirate al Verdello e Rosso di Trento o al Basalto di Isera e perché no al Marrone di Lasino. Ciascuno spazio sarà corredato da un totem interattivo, grazie al quale i villeggianti potranno scoprire le proprietà di ciascuna pietra, le zone di estrazione e le modalità di utilizzo tradizionali e moderne. Significative le ricadute sul microambiente lacustre, perché i moduli GravelNet™ di PietraNet, porosi e permeabili, saranno in grado di assorbire le acque superficiali evitando che sporco e polveri confluiscano nel Brenta o nel lago di Levico e contribuendo al contempo ad evitare il surriscaldamento.

A partire dalla prossima stagione turistica, il Lago Levico Camping Village si prepara a stupire i propri ospiti trasformandosi in una grande “Vetrina della Pietra Trentina” a cielo aperto. Il progetto, avviato oggi mercoledì 27 marzo, nasce in collaborazione con la startup PietraNet, insediata in Progetto Manifattura, l’hub della green & sport economy di Trentino Sviluppo a Rovereto. Per completarlo serviranno tre anni di tempo e 500 tonnellate di materiali. L’ambizioso obiettivo è infatti quello di pavimentare la viabilità interna del camping, che ha una superficie complessiva di circa 7,5 ettari, con i pannelli alveolari brevettati dalla startup trentina e ricavati dalla trasformazione degli scarti post-consumo (per esempio i tappi in plastica delle bottiglie).
Con la tecnologia GravelNet™, costituita da una robusta armatura alveolare in polimeri riciclati coesa ad un geotessile in fibre riciclate, si ottengono eco-pavimentazioni ad impatto zero senza l’impiego di bitumi e cemento lasciando inalterato l’aspetto idrogeologico del suolo. Per avere un’idea, basti pensare che per realizzare 50 chilometri di pista ciclabile in ghiaia tradizionale servirebbero 10-12 centimetri di strato e 25 mila tonnellate di materiale, contro i 5 centimetri e le circa 12 mila tonnellate di composti PietraNet.
Porosi e permeabili, questi pannelli sono anche preziosi alleati della flora e della fauna ittica, perché favorendo l’infiltrazione dell’acqua nel suolo evitano che lo sporco accumulato lungo i vialetti confluisca nei corsi d’acqua, nel nostro caso nel Brenta e nel Lago di Levico.
Importanti, infine, gli effetti benefici sulla climatizzazione degli spazi. “D’estate a mezzogiorno – spiega Gianni Tomasi, Ceo & Founder di PietraNet – un viale in asfalto scotta, arrivando a toccare punte di 70°C. La nostra tecnologia invece, essendo più traspirante e permeabile, permette di abbassare il termometro di circa 30°C”.
Adottandola migliorerà dunque il comfort dei villeggianti che potranno, per esempio, camminare scalzi nella piazzola intorno al camper senza ustionarsi le palme dei piedi. “L’80% dei nostri ospiti – aggiunge Andrea Antoniolli, titolare del Lago Levico Camping Village – proviene dal nord Europa ed è molto attento ai temi della sostenibilità ambientale e dell’ecoturismo”.
Di qui l’idea di pavimentare la struttura con materiali amici dell’ambiente, ma al contempo di valorizzare le caratteristiche naturali del territorio, prediligendo solo Pietre Trentine sostenendo l’indotto locale, quindi a chilometro zero. PietraNet realizzerà così vialetti bianchi e neri come la Tonalite della Val di Genova, piazzette color senape come il Giallo di Mori e poi ancora aree comuni e ricreative che riprendano i colori del granito Cima d’Asta, del Marrone di Lasino, del Verdello e Rosso di Trento, del Basalto d’Isera e di una vasta gamma di porfidi con gradazioni che spaziano dal grigio al rosso.
A corredare quella che sarà quindi una sorta di “grande Pinacoteca della Pietra Trentina” a cielo aperto vi saranno poi totem interattivi che illustreranno le caratteristiche e le proprietà di ciascuna pietra, i luoghi in cui si trova in natura e gli usi più ricorrenti nel passato e nel presente, nonché un sistema di segnaletica orizzontale intelligente che, essendo di ghiaia, non sbiadirà mai.
PietraNet. Fondata nel 2015 da tre esperti della pietra naturale che hanno deciso di mettere le proprie competenze a servizio del mercato ecosostenibile è insediata in Progetto Manifattura a Rovereto. La startup trentina ha sviluppato e brevettato una tecnologia che permette di eseguire eco-pavimenti in pietra ricavati dal recupero di scarti di produzione e post-consumo. Con la tecnologia GravelNet™, costituita da una robusta armatura alveolare in polimeri riciclati coesa ad un geotessile in fibre riciclate si ottengono eco-pavimentazioni filtranti e traspiranti ideali per le piste ciclabili, parcheggi, viali interni di parchi, giardini e strutture ricettizie. PietraNet è inoltre fondatrice di PietraNETWORK, una piattaforma per sensibilizzare i produttori di pietra e ghiaia delle diverse regioni d’Italia sull’uso di materiali a basso impatto ambientale e rappresentativi della conformazione naturale dei territori.

Immagini a cura dell’Ufficio stampa



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