Giovedì, 09 Giugno 2016 - 16:12 Comunicato 1295

L’impresa, che lavora pezzi metallici con una particolare tecnologia, avrà a disposizione un immobile di Trentino Sviluppo ed entrerà nella filiera meccatronica, passando da 10 a 20 addetti
Mimest dal BIC di Pergine ad Avio: raddoppiano spazi ed occupati

Un’altra azienda nata e cresciuta negli “incubatori d’impresa” di Trentino Sviluppo spicca il volo raddoppiando spazi ed occupati. Mimest, che ha iniziato la propria avventura nel 2005 dentro il Business Innovation Centre di Pergine Valsugana, ha infatti siglato l’accordo per il trasferimento ad Avio, in un immobile di Trentino Sviluppo, dove avrà a disposizione maggiori spazi e potrà avviare nuove linee produttive, passando da 10 a 20 occupati. Scongiurato il trasferimento in Veneto. Tra i clienti di Mimest, unica realtà in Trentino e tra le poche in Italia in grado di realizzare oggetti metallici tramite la tecnologia del Metal Injection Molding (MIM), figurano nomi importanti dell’industria italiana. Alto livello di innovazione per l’azienda fondata dall’ingegnere veneto Matteo Perina e dal socio Rudi Bardini, che per questo non ha risentito della crisi: dal 2010 ad oggi il fatturato è cresciuto del 200 per cento. L’intesa che formalizza i termini del trasferimento ad Avio è stata siglata oggi dal vicepresidente della Provincia di Trento Alessandro Olivi e dal consigliere delegato di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini.

«Una storia esemplare, quella di quest’azienda – ha osservato Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo Sviluppo economico e Lavoro – attratta in Trentino grazie ad un progetto di ricerca, accompagnata nei primi passi dentro il BIC di Pergine, ora pronta a fare un salto di qualità raddoppiando spazi ed occupati in un altro immobile produttivo messo a disposizione da Trentino Sviluppo».
«Spesso – ha sottolineato Olivi - si considera il dato immobiliare come un qualcosa di vecchio, di superato, invece stiamo dimostrando che attraverso l’utilizzo intelligente di questa leva riusciamo a scaricare le imprese da questo costo rilevante mettendole nelle condizioni di poter concentrare i propri investimenti in tecnologie e macchinari, ricerca e sviluppo, nell’assunzione di persone».
Oltre 100 mila pezzi all’anno per il settore medicale, 30 mila pezzi per l’industria delle moto, 400 mila componenti per la micromeccanica, per un totale di 1 milione di pezzi nel 2015. Sono cifre importanti per Mimest Spa, azienda nata nel 2005 nel Business Innovation Centre di Pergine Valsugana dove è crescita negli anni arrivando ad occupare prima un modulo produttivo, poi due (nel 2012), infine anche una parte di uffici (2014).
Ma gli spazi sono diventati di nuovo troppo stretti per contenere le ambizioni di crescita di Mimest e così l’azienda, valutando l’uscita dal BIC, stava finalizzando l’ipotesi di trasferire la produzione in Veneto, regione di origine dei suoi due fondatori. A questo punto è intervenuta Trentino Sviluppo, pronta a mettere a disposizione un immobile di proprietà situato ad Avio, in via del Lavoro n.30, facendo leva soprattutto sul valore aggiunto dato dalla filiera meccanica e meccatronica in Trentino, dalla presenza di personale qualificato e da possibili nuove collaborazioni con i centri di ricerca locali.
Nel compendio produttivo “ex CEP” – dall’azienda del Gruppo Calzedonia che l’ha occupato per diversi anni, prima di cederlo a Trentino Sviluppo nel 2008 - Mimest potrà così raddoppiare gli spazi a propria disposizione, passando dai 900 metri quadrati ad oggi occupati nel BIC di Pergine ai 1.800 metri quadrati coperti del nuovo immobile (1.400 mq di spazi produttivi, 400 mq di uffici).
«Siamo grati a Provincia e Trentino Sviluppo per aver voluto dare continuità al lavoro iniziato nel BIC di Pergine nel 2005 – ha sottolineato Matteo Perina, amministratore delegato di Mimest Spa - e che ora ha bisogno di un sito più idoneo per crescere. Grazie a questo accordo potremmo liberare risorse per investimenti dedicati alla ricerca e alla produzione e siamo convinti che questo passo ci potrà far crescere per diventare ancor più un riferimento nel nostro settore. Abbiamo iniziato nel BIC di Pergine con un progetto di ricerca, oggi siamo una realtà produttiva apprezzata sul mercato e puntiamo a raddoppiare spazi ed occupati. In Veneto non sarebbe stato possibile».
Trentino Sviluppo si farà carico dell’intervento di riqualificazione straordinaria del capannone industriale di Avio, con lavori che potranno arrivare ad un massimo di 450 mila euro, e che vedranno il completo rifacimento della copertura, dell’impiantistica di base per renderla idonea all’attività produttiva, il rifacimento del pavimento industriale, delle finiture interne ed il rinforzo strutturale degli elementi in acciaio della copertura.
Non appena conclusi i lavori, Mimest entrerà nell’immobile con un contratto di locazione ordinaria, pagando quindi dei canoni d’affitto a Trentino Sviluppo, investendo circa 400 mila euro nell’acquisto di nuovi macchinari ed impianti tecnologici ma soprattutto, potendo aumentare i volumi di produzione, assumerà a regime 10 nuovi dipendenti, arrivando ad occupare 20 addetti entro tre anni dall’insediamento ad Avio. Livello occupazionale minimo che verrà mantenere nei sei anni successivi. Nel selezionare il nuovo personale, tenuto conto delle proprie esigenze produttive e compatibilmente con i requisiti professionali richiesti, Mimest avvierà un progetto di collaborazione con l’Agenzia del Lavoro e la rete dei servizi territoriali all’impiego.
Prevista anche una partnership mirata a rafforzare le iniziative di formazione del personale specializzato nel settore della meccanica e della meccatronica - all’interno del progetto Polo Meccatronica - che vedrà il coinvolgimento degli istituti superiori della formazione professionale, dell’Università degli Studi di Trento e delle istituzioni della ricerca in Trentino.
Il campo d’azione di Mimest, dal quale trae origine anche il suo nome, è il “Metal Injection Molding” (MIM), un processo produttivo che nasce dall’incontro di due diverse tecnologie: lo stampaggio ad iniezione dei materiali polimerici termoplastici e la sinterizzazione di polveri metalliche. Il prodotto finito comprende quindi sia lavorazioni meccaniche che trattamenti superficiali o termici per pezzi che vanno dai pochi grammi fino ai 3 etti di peso.
Acciai basso legati, acciai inox, leghe di titanio, bronzi e molte altre leghe metalliche possono venire lavorate con questa particolare tecnologia, ottenendo oggetti metallici con ottime caratteristiche meccaniche, superficiali e di precisione che trovano applicazione, ad esempio, nel campo medicinale, automobilistico e meccanico. (d.m.)
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa



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