Giovedì, 21 Settembre 2017 - 14:55 Comunicato 2458

Medicina generale, firmato oggi l’accordo per l’inserimento dei nuovi medici nel territorio

È stato firmato oggi con i sindacati della medicina generale l’accordo che ridefinisce le modalità e le regole per l’inserimento di nuovi medici di medicina generale nel territorio, risolvendo anche in tal modo la specifica criticità, recentemente manifestatasi, della difficoltà di scelta del proprio medico di fiducia da parte della popolazione dei Comuni di Luserna e di Lavarone.
Ambulatorio [ Servizio comunicazione Apss]

Nello specifico, l’accordo modifica il rapporto numerico tra assistiti e medici, che sta alla base della definizione delle cosiddette “zone carenti”, le zone, appunto, dove è opportuno completare l’assistenza offerta alla popolazione e la possibilità di scelta attraverso l'inserimento di un ulteriore nuovo medico di medicina generale.

Contestualmente, l’Assessorato e l’Apss si sono presi l’impegno di presentare, entro il prossimo mese di novembre, una proposta di ridisegno degli ambiti territoriali, in modo tale da rendere più stretto il legame tra medici e territorio nel quale essi prestano la propria opera.

Per lo specifico problema di Luserna e Lavarone, è stata concordata la procedura per assicurare in tempo utile sia l’avvio delle procedure necessarie per individuare e inserire un nuovo medico, sia l’individuazione, nel frattempo, di un incaricato provvisorio.

«Ringrazio le rappresentanze sindacali per la disponibilità a ricercare insieme dei parametri più elastici che favoriranno i territori più periferici», ha dichiarato l'assessore alla salute Luca Zeni. «In tal modo potremo dare immediata risposta alle richieste della popolazione di Lavarone e Luserna, come avevamo peraltro garantito. Nei prossimi mesi lavoreremo su una proposta di ridefinizione degli ambiti, tema molto delicato perché ambiti minori significa minore possibilità di scelta per il paziente, quindi occorre grande attenzione. Dispiace constatare che nei pochi giorni di discussione sulla questione, qualche esponente politico non abbia sospeso la propria personale battaglia di attacco al sistema sanitario trentino e abbia provato ad utilizzare anche questa normale trattativa a fini inutilmente critici; l'auspicio è che in una materia così importante e delicata per i cittadini, in futuro prevalga la capacità di proposta rispetto alla strumentale rappresentazione della realtà».

(rc)


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