Mercoledì, 25 Maggio 2016 - 16:35 Comunicato 1037

Oggi al Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo la “presentazione Paese” dedicata alla quarta potenza asiatica
Meccanica, agroalimentare, design e green. L'eccellenza trentina punta al promettente mercato della Corea del Sud

Un’economia forte e all’avanguardia, un Paese che investe in ricerca il 4,6% del PIL, che cresce di oltre 3% l’anno e che negli ultimi tempi ha saputo attrarre investimenti da tutto il mondo attraverso la promozione del libero scambio. La Corea del Sud è un Paese centrale per il mercato asiatico e guarda con grande interesse all’Italia. Da qui la scelta di creare nuove occasioni di contatto con il territorio trentino a partire dal workshop promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con la Provincia di Trento, l’Agenzia per la promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) di Seoul, Kotra, la Korea Trade Investment Promotion Agency. L’incontro, al quale hanno preso parte diverse realtà trentine, rappresenta la prima tappa di un percorso che porterà le imprese locali in Corea del Sud nel prossimo autunno per la creazione di nuovi contatti di business. I settori in cui le imprese trentine possono inserirsi sono legati in particolare ai consumi di fascia medio-alta. La chiave è pertanto la valorizzazione dell’eccellenza e gli ambiti di maggior potenziale sono attualmente la meccanica, il food, le tecnologie green e il design.

La tradizione industriale e l’eccellenza dei prodotti sono punti di forza che il territorio trentino può mettere in campo per supportare l’internazionalizzazione delle sue imprese, raggiungendo Paesi strategici e dall’economia forte come la Corea del Sud. Questo il tema al centro del partecipato workshop “Le opportunità economiche della Corea del Sud” tenutosi questa mattina al Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo, nel corso del quale sono state illustrate le potenzialità di questo Paese, sesto produttore manifatturiero al mondo e quarta potenza economica del continente asiatico.
L’incontro, promosso da Trentino Sviluppo assieme a Provincia di Trento, ICE Seoul e Kotra, rappresenta un primo passo per l’organizzazione della missione istituzionale e commerciale finalizzata alla creazione di nuovi e importanti accordi commerciali tra le imprese trentine e la Corea del Sud. La scelta di questa destinazione, come sottolineato dal dirigente del Servizio Attività Internazionali della Provincia autonoma di Trento, Raffaele Farella, “è legata alla sua stabilità economica, dimostrata anche negli anni della crisi, e dalla posizione centrale e strategica anche per il raggiungimento di altri mercati del continente asiatico”. La forte capacità di acquisto e la maturità dei consumatori coreani fanno del paese un ‘test market’ ideale per una maggiore presenza commerciale delle imprese trentine nei mercati dell’estremo Oriente. Le evidenze mostrate dai dati macroeconomici e la crescente apertura internazionale del paese costituiscono la ragione del workshop di oggi verso questa area del mondo. “Si tratta di una scelta strategica – ha sottolineato Farella - per promuovere l’export trentino fuori dalle nostre destinazioni tradizionali e più immediate, e insieme della volontà di approfittare delle notevoli performance economiche che stanno registrando i paesi del Far East”.
L’impegno delle istituzioni trentine per la promozione dell’internazionalizzazione delle imprese locali è forte. Renata Diazzi, direttrice dell’Area internazionalizzazione e filiere di Trentino Sviluppo ha illustrato le azioni messe in campo in questo senso che hanno già coinvolto 500 aziende: dall’attività informativa alle approfondite analisi di mercato, dall’affiancamento di manager esperti (con il servizio di International coaching) alla creazione di progetti integrati di filiera con particolare riferimento ai settori strategici del Trentino: meccatronica, agrifood, green e qualità della vita.
Ambiti di grande interesse per un Paese come la Corea del Sud, caratterizzato da un livello dei consumi simile a quello dell’Italia, una forte spinta verso l’innovazione e un grande interesse per la produzione europea.
Il legame tra questo Paese e l’Italia ha in realtà una lunga tradizione - Kotra, la Korea Trade Investment Promotion Agency, è infatti presente a Milano fin dal 1966 – tuttavia, rispetto ad altre realtà europee, l’Italia non ha ancora sfruttato appieno questi legami a livello commerciale. L’auspicio, come sottolineato dal direttore generale di Kotra Jung Won Joon, è che l’interesse dimostrato in questi anni verso la nascita di sinergie con la Corea del Sud continui a crescere. Le opportunità non mancano, come è emerso dalla relazione di Natan Mondin di Kotra: una panoramica sul dinamico sistema economico coreano, 14° a livello mondiale in termini di PIL, 8° per quanto riguarda l’interscambio commerciale.
“La presenza di aziende straniere nel tessuto economico di questo Paese – ha detto Mondin - è molto importante Negli ultimi dieci anni l’economia coreana si è dimostrata forte e ha intrapreso politiche che hanno agevolato lo sviluppo della produzione interna attraverso il sostegno della ricerca e dell’innovazione, la nascita di nuove imprese con la semplificazione delle procedure e la creazione di legami internazionali con accordi di libero scambio”. Come ad esempio quello stipulato nel 2011 con l’Europa, che ha posto le basi per un notevole incremento di import ed export tra la Corea del Sud e il Vecchio Continente. I settori di maggiore potenziale al momento sembrano essere quelli riferiti alla meccanica, alle tecnologie green, al design “made in Italy” nei vestiti come nell’arredamento e, recentemente, anche all’agroalimentare. La popolazione coreana, tradizionalmente legata a piatti locali, ha mostrato infatti una crescente attenzione per i prodotti alimentari occidentali, con importanti prospettive di crescita di questo tipo di importazioni.
Il workshop ha visto poi l’intervento di Paola Bellusci, direttrice di ICE Seoul, in collegamento video dalla Corea. Un momento importante di scambio durante il quale ogni azienda trentina presente ha potuto raccontare la propria attività e avere un primo feedback sulle possibilità di business. “In questi anni – ha spiegato Bellusci - abbiamo visto una notevole crescita dei contatti tra Corea del Sud e Italia e il Trentino ha dimostrato grande interesse verso le opportunità di questo mercato. La fascia in cui al momento sembrano aprirsi maggiori prospettive è quella medio-alta, interessata a prodotti di eccellenza europei”.
Per suscitare l’interesse dei consumatori coreani e vincere la concorrenza dei partner storici della Corea (Cina e Giappone) è però necessario saper offrire un prodotto unico. (f.r.)
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa



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