Giovedì, 03 Dicembre 2015 Comunicato 3059

Il progetto è gestito da Trentino Sviluppo. Uno di loro, specializzato in elettronica, è ospite dell'azienda Grisenti, un secondo è in arrivo e lavorerà nel settore alimentare
MANAGER UZBEKI IN TRENTINO: NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE

L'azienda di Takhir Arzimbetov, in Uzbekistan, si occupa di elettronica e lui ne è il manager. Arzimbetov è arrivato in Trentino il 22 novembre scorso e per due settimane è ospite di Grisenti, azienda del capoluogo che lavora nel settore dell'impiantistica elettrica ed elettronica. Sta condividendo alcuni "segreti" della tecnologia ma soprattutto vorrebbe dare vita ad una joint venture tra imprese trentine e uzbeke. Dario Grisenti e l'ingegner Michele Galvagni lo hanno seguito da vicino in questi giorni, condividendo esperienze, soluzioni tecniche e problemi legati al fare impresa in contesti così diversi: "In effetti per le aziende che esportano è conveniente trovare il modo di lavorare in Uzbekistan, nazione che potrebbe diventare tra l'altro testa di ponte strategica per operare sul mercato russo". Già dalla prossima settimana arriveranno in Trentino altri manager uzbeki, nell'ambito del progetto Management Training Program (MTP) finanziato dall'Unione Europea e gestito a livello locale dal team internazionalizzazione di Trentino Sviluppo.-

"Mi ha molto colpito ad esempio – osserva Takhir Arzimbetov - il mondo dell'home building. Ho avuto modo di capire come lavorate nel settore elettronico ma anche come vi organizzate per elaborare un business plan, come selezionate il personale e di comprendere gli strumenti per verificare se le aziende partner sono davvero solide".
Takhir Arzimbetov è decisamente soddisfatto dell'esperienza che sta facendo in azienda sui sistemi elettrici. E anche Michele Galvagni, l'ingegnere che ha seguito il progetto per Grisenti, nota come stia seguendo scrupolosamente ogni consiglio: "D'altra parte – spiega Galvagni – per loro è conveniente lavorare con noi. L'Uzbekistan ha oltre 30 milioni di abitanti ed importa molti prodotti e materiali in dollari; dunque ogni volta che il valore del dollaro oscilla si trova in balia del tasso di cambio. Per questo sono interessati a collaborare con l'Italia, incentivando la nascita di cordate di imprenditori che operino direttamente in quel paese".
Per l'azienda Grisenti l'occasione non sarà l'Uzbekistan: "Personalmente non esportiamo, d'altra parte come si fa ad esportare un cancello automatico già montato che necessita del solo collegamento elettrico per farlo funzionare – spiega ironicamente Dario Grisenti – però è vero che per le imprese che trovano modo di lavorarci quel Paese è un importante ponte verso la Russia, la Cina, il Kazakistan, il Turkmenistan. Non escludo in ogni caso che potremmo comunque valutare una collaborazione futura".
Per questo motivo Michele Galvagni sta per ora mettendo il manager uzbeko in contatto con altre realtà trentine: "Lo accompagneremo in Gread, a Rovereto, e poi in altre aziende, perché la produzione di componenti elettronici è ciò che più interessa a Takhir".
Che dal canto suo spiega: "Sto portando avanti proprio la missione che ci è stata affidata dal governo, che consiste nell'imparare a fare da noi prodotti manifatturieri ed elettrodomestici, magari usando materiali e componenti italiani. Noi importiamo per ora dalla Cina e da altri Paesi ma abbiamo scoperto che l'Italia ha molto da darci e siamo interessati a delle possibili joint venture. Oggi nel nostro Paese ce ne sono 32, tutte italo-uzbeke, e sono la strada del futuro". Il manager fornisce poi un dato, quello sul peso dell'industria nell'economia uzbeka: dal 2000 al 2014 il Pil generato dal settore secondario è cresciuto passando dal 14 al 25%.
L'iniziativa del "Management Training Program" proseguirà già nei prossimi giorni quando un nuovo manager uzbeko del settore distribuzione succhi di frutta sarà ospite di Dolomiti Fruits, Melinda, Sottobosco Paoli e Levico Frutta. Nei primi mesi del 2016 è atteso l'arrivo in Trentino di un terzo manager che opera invece del settore della carta.
In tutti i casi il progetto prevede l'accoglienza in azienda per alcune giornate, da un minimo di 2 ad un massimo di 14, periodo nel quale il manager uzbeko verrà coinvolto nelle attività aziendali secondo le competenze e gli obiettivi definiti prima dell'avvio del tirocinio. Tutti i costi di ospitalità (viaggio, visto, alloggio, assicurazione) sono a carico del progetto, mentre il team dell'Area Internazionalizzazione di Trentino Sviluppo si occupa della gestione e del coordinamento tra i vari soggetti coinvolti. (e.d.)
Immagini ed interviste a cura dell'ufficio stampa -

(ac)


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