
Iniettori diesel, smartphone, stent coronarici. Siamo nei laboratori della startup innovativa Lithium Lasers in Polo Meccatronica. È qui che l’ingegner Alessandro Greborio, la biologa Martina Pagani e il fisico Osvaldo Galicia Gasperin costruiscono i laser di precisione con cui imprese dei più diversi settori merceologici – dal medicale al lusso passando per l’automotive e l’elettronica – possono lavorare oggetti e componenti apparentemente tra loro agli antipodi.
Due di loro – Greborio e Pagani – sono rientrati in Italia dopo due significative esperienze all’estero, ovvero dieci anni tra Svizzera e Austria per il primo, un dottorato in neuroscienze a Zurigo per la seconda. Galicia Gasperin, invece, è messicano e si è formato al Karlsruher Institut für Technologie in Germania ed ha poi lavorato al Fraunhofer Institute prima di unirsi al team di Lithium.
«Negli anni trascorsi come dipendente all’estero – spiega il ceo di Lithium Lasers Alessandro Greborio – mi sono venute tante idee ed è cresciuto il desiderio di trasformarle in progetti concreti. Così nel 2019 sono tornato in Italia, al Politecnico di Milano, ho deciso di mettermi in proprio e oggi le aziende per cui ho lavorato sono diventate competitor. La scelta di trasferirci poi a Rovereto è dovuta all’ambiente. In Polo Meccatronica lavorano infatti altre imprese affini, dove potremo testare i nostri laser a kilometro zero».
Nello specifico, Lithium Lasers si occupa di progettare e produrre laser di precisione a impulsi ultracorti per uso scientifico e industriale nell’ambito dell’imaging, della spettroscopia e delle microlavorazioni sui materiali.
A differenza del laser tradizionale, che surriscalda il punto di lavorazione compromettendo il risultato finale, il laser a impulsi ultracorti agisce in maniera talmente rapida da aver finito prima che si generi il calore.
Queste lavorazioni ultra-precise risultano però molto lente e quindi velocità di lavorazione non fa rima con precisione. Di qui, l’avvio delle attività di ricerca di Lithium Lasers per progettare un laser a impulsi ultracorti capace di coniugare rapidità e precisione nell’ambito delle microlavorazioni, ovvero di quelle lavorazioni con una risoluzione di meno di un millesimo di millimetro, uno spazio cinquanta volte più piccolo del diametro di un capello.
Molteplici i vantaggi di una tale applicazione nell’ambito delle microlavorazioni industriali come l’elettronica di consumo, l’automotive, la microfluidica, l’industria biomedicale e quella del lusso.
Ad oggi, infatti, la necessità di velocizzare il processo produttivo della componentistica di alta precisione comporta – secondo l’equazione di cui sopra – una minor precisione e di conseguenza maggiori scarti di produzione. Doppio anche l’impatto negativo: sia sulle finanze dell’azienda produttrice che sull’ambiente. Migliorare i laser utilizzati in fabbrica permetterebbe quindi una più alta circolarità sul mercato dell’hi-tech.
Un secondo campo di applicazione per i laser ad impulsi ultracorti di Lithium Lasers è quello dell’imaging e della spettroscopia per misurare, in femtosecondi, le reazioni chimiche veloci. Attraverso il pacchetto di luce inviato dal laser è possibile infatti penetrare nei tessuti e stimolarne la fluorescenza. Ciò consente di caratterizzare le reti neuronali e quindi, per esempio, di verificare come il cervello di un’ape (viva) viene influenzato dalla presenza di pesticidi.