Mercoledì, 29 Settembre 2021 - 15:06 Comunicato 2685

La startup ha messo a punto un sistema di software e sensori per testare equilibrio, forza, velocità e agilità degli sportivi. I primi a provarla 175 atleti dell’A.C. Trento 1921
Le carte d’identità motorie dei calciatori? Si fanno da Euleria in Progetto Manifattura

La riabilitazione degli atleti e la prevenzione degli infortuni 4.0 inizia in Progetto Manifattura. È qui infatti, nel Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo a Rovereto, che ha trovato casa Euleria. La startup innovativa, composta da un pool di 16 persone, tra cui 6 ingegneri biomedici, ha infatti messo a punto un’innovativa batteria di test in grado di misurare equilibrio, forza, velocità e agilità degli arti inferiori. I primi a provarla, in questi giorni, sono 175 atleti dell’A.C. Trento 1921, dai Pulcini alla Primavera. I test verranno poi ripetuti a metà e a fine stagione. L’obiettivo è quello di costruire delle vere e proprie carte d’identità motorie che rendano i ragazzi più consapevoli del proprio corpo e supportino i preparatori atletici nella predisposizione di tabelle di lavoro personalizzate, adatte alle caratteristiche di ogni giovane e pensate per andare a correggere le aree della gamba più deboli, dove ci sono maggiori probabilità che si verifichi un infortunio. Oltre all’impiego di questa tecnologia in ambito sportivo, Euleria in Progetto Manifattura metterà a punto nuove versioni del test per il settore ortopedico e neurologico.
La startup innovativa Euleria con ACTrento Calcio [ Archivio Trentino Sviluppo S.p.A.]

La riabilitazione degli atleti e la prevenzione degli infortuni in campo passa per Progetto Manifattura, l’incubatore per l’industria dello sport, la sostenibilità e le biotecnologie di Trentino Sviluppo a Rovereto. È qui, infatti – precisamente nei nuovi moduli produttivi “Be Factory” – che si è appena trasferita Euleria. Società benefit fondata nel 2020 a Trento, Euleria è iscritta nel registro delle startup innovative e conta su un team di 16 persone, tra cui softwaristi, commerciali e un nutrito gruppo di ingegneri biomedici.
«Il nostro scopo – spiega il fondatore David Tacconi – è quello di utilizzare la tecnologia per migliorare la vita dei pazienti riabilitativi e di aiutare i professionisti che si occupano del loro recupero. Per farlo usiamo sensori inerziali che misurano i movimenti del corpo e sviluppiamo software che rendano la riabilitazione più divertente e soprattutto misurabile, anche a distanza».
Ma non solo. Perché la tecnologia di Euleria – nata per valutare il rientro allo sport dopo la lesione del crociato anteriore – è stata implementata per monitorare le perfomance degli arti inferiori dell’atleta nel tempo, individuando eventuali punti deboli, asimmetrie e deficit al fine di correggerli e soprattutto per costruire uno specifico piano di esercizio terapia contro il rischio di infortunio.
«La nostra batteria di test – spiega l’ingegnere biomedico Marta Galeotti – valuta equilibrio, forza, velocità e agilità degli arti inferiori ed è pensata per essere utilizzata in tre momenti della stagione sportiva, preseason, a metà e alla fine. In questo modo, il preparatore atletico ha a disposizione la carta d’identità motoria dell’atleta durante la stagione e la sua profilazione negli anni».
E i primi a entrare in possesso di questo prezioso strumento di allenamento saranno 175 atleti dell’A.C. Trento 1921, che proprio in questi giorni – accompagnati da genitori e tecnici – stanno effettuando i test nei nuovi spazi di Euleria a Rovereto. Tutte le squadre dell’associazione calcistica, dai pulcini alla primavera, sono state coinvolte in un progetto pilota che prevede il testing dei calciatori a inizio, metà e fine stagione e potrebbe essere presto esteso anche agli atleti della prima squadra.
«Il calcio è uno sport in continua evoluzione – spiega il direttore tecnico del settore giovanile dell’A.C. Trento 1921 Alberto Nabiuzzi – negli ultimi vent’anni è cambiato tantissimo. Ora la tecnologia ha un ruolo fondamentale. È uno strumento imprescindibile sia per noi tecnici che per i ragazzi, i quali possono usarla per essere più consapevoli del proprio corpo. Ormai è onnipresente sul loro smartphone, quindi è importante che imparino a farne buon uso, a considerarla un’amica per fare un passo in avanti, un’alleata nel loro viaggio sportivo».
E oltre all’impiego in ambito sportivo, sono tanti gli utilizzi dei test che gli ingegneri biomedici e i softwaristi di Euleria si preparano a sviluppare a Rovereto. Tra questi sicuramente il settore ortopedico e quello neurologico.

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(dm)


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