Venerdì, 23 Marzo 2018 - 10:09 Comunicato 522

La lezione di don Milani al cinema

Lunedì prossimo 26 marzo ad ore 21.00 al cinema Astra la Fondazione Franco Demarchi, la casa editrice Il Margine e la CGIL del Trentino hanno organizzato una proiezione del film-documentario “Barbiana ‘65: la lezione di Don Milani”, del regista Alessandro D’Alessandro.
A seguire il pubblico presente potrà partecipare ad un momento di confronto e di approfondimento in relazione a quanto visto, dialogando con il prof. Piergiorgio Reggio, presidente della Fondazione Franco Demarchi e autore del libro “Lo schiaffo di don Milani” (ed. Il Margine, 3 ed. 2017).

Presentato lo scorso anno al Festival del cinema di Venezia, questo film-documentario dedicato alla vita e all'opera di don Lorenzo Milani e i suoi ragazzi di Barbiana, nasce dal recupero del materiale girato da Angelo D'Alessandro nel dicembre 1965, ritrovato dal figlio Alessandro dopo la morte del padre. È l'unico documento esistente con don Milani in scena in cui è lo stesso don Lorenzo che narra, che parla, che spiega.
A cinquant’anni dalla sua morte, la statura del sacerdote toscano emerge in tutta la sua specificità. La scuola di Barbiana è descritta nella sua vita quotidiana: la scrittura collettiva, la lettura dei giornali e l’impegno profuso dai ragazzi più grandi, o più dotati, nei confronti dei più piccoli. L’esperienza e il pensiero di don Milani prefigurano una coerenza e un livello di elaborazione teorica che travalicano i confini italiani per parlare di questioni sostanziali della moderna società civile (la scolarizzazione come metodo di affrancamento dell’individuo) con un linguaggio internazionale.
Preziose, dunque, nella definizione di una figura tanto sfaccettata e complessa, sono le testimonianze di Adele Corradi, l’insegnante che ha vissuto l'esperienza di Barbiana con Don Lorenzo, di Beniamino Deidda, ex Procuratore Generale di Firenze che dopo la morte di Don Lorenzo ha continuato a insegnare ai ragazzi della scuola di Barbiana, e Don Luigi Ciotti. Scuola, Costituzione e Vangelo sono i tre pilastri su cui si sviluppa il pensiero milaniano, che trova il suo culmine nella lettura che Don Lorenzo fa davanti alla macchina da presa della sua Lettera ai Giudici, il testo scritto per difendersi dalle accuse di Apologia di reato nel processo che lo attende a Roma.
Il merito di “Barbiana ’65” è di riproporre, all'attenzione dei contemporanei, l’insegnamento di un uomo che, tenendo l’accento sulla imprescindibilità della coscienza, delle problematiche legate a giustizia sociale e solidarietà, ha imposto la necessità della scuola, e dunque dell’educazione, che deve permettere a tutti di divenire “sovrani di se stessi”.



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