Venerdì, 01 Ottobre 2021 - 15:48 Comunicato 2715

La direzione di Apss ha incontrato l’Ordine delle ostetriche

La direzione strategica dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, nell’ambito di una serie di appuntamenti programmati con varie istituzioni della sanità trentina sulla futura organizzazione della sanità pubblica, ha incontrato la presidente e la vicepresidente dell’Ordine della professione ostetrica della Provincia di Trento.
da sin: direttore sanitario Apss Giuliano Brunori, vice presidente OPO Alessia Amonini, presidente OPO Serena Migno, direttore generale Antonio Ferro, direttrice servizio territoriale Apss Simona Sforzin [ @ufficioComunicazioneApss]

Nel corso dell’incontro Apss e Ordine si sono confrontati sulle linee strategiche della futura organizzazione sanitaria in relazione alla professione ostetrica e su temi quali, l’obbligo vaccinale e il ruolo della formazione continua delle ostetriche.

Da parte dell’Ordine della professione ostetrica è stata evidenziata l’importanza di mantenere, se non addirittura potenziare le cure primarie ancorando le funzioni di prevenzione della salute e cura verso la donna, la famiglia e la collettività specifiche dell’attività consultoriale. È stato altresì auspicato un confronto per definire una cornice organizzativa e strategica dei servizi per la “salute di genere” della donna, della coppia, dei neonati-adolescenti e della famiglia, in un’ottica di prossimità, in tutti i setting e livelli di cura (sanitario, educativo, sociale, territoriale e ospedaliero) consentendo di rispondere con logiche di appropriatezza e sostenibilità all’implementazione delle cure ostetrico-ginecologiche e neonatali nel sistema socio-sanitario.

Il direttore generale facente funzioni di Apss Antonio Ferro ha affermato: «Nel corso dell’incontro è emersa volontà di intenti e l’impegno a lavorare insieme su progetti condivisi per implementare ulteriormente la prossimità nella salute materno infantile, così come è avvenuto con il percorso nascita, esperienza che, oltre agli ottimi ritorni nei monitoraggi effettuati da prestigiosi enti di ricerca, è diventata di riferimento per altri progetti a livello nazionale oltre ad assicurare l’assistenza alle future mamme anche in periodo di pandemia quando l’attività dei punti nascita periferici è stata sospesa. Inoltre con l’Ordine delle professioni ostetriche abbiamo convenuto sull’importanza delle vaccinazioni in generale e in particolare quella contro il Covid-19 e condividendo un approccio fermo e rigoroso nei confronti degli operatori che non intendono vaccinarsi».

«Come Ordine – ha evidenziato la presidente di Ordine della professione ostetrica Serena Migno – abbiamo ribadito l’auspicio di interventi inclusione della professione ostetrica e di contrasto a modelli organizzativi che indeboliscono la sicurezza e la salute delle donne e generano disuguaglianze nell’accesso alle cure influendo sugli esiti di salute della popolazione. In quest’ottica riteniamo fondamentale il riconoscimento dell’ostetrica/o di famiglia e di comunità analogamente alla figura dell’infermiere di famiglia e siamo fermamente convinte che la continuità del percorso assistenziale sia garanzia di qualità percepita e sicurezza documentata. In questo senso anche il mantenimento in ospedale del percorso a basso rischio a conduzione ostetrica che porta a migliori esiti di salute per mamma e neonato documentati può essere motivo di sviluppo e trasversalità del personale. Infine l’Ordine della professione di ostetrica di Trento rinnova la disponibilità a un approfondimento delle possibili aree di sviluppo e implementazione dei servizi in funzione della riorganizzazione aziendale offrendo le competenze e esperienze delle proprie professioniste e conferma la propria intenzione di monitorare l’evoluzione del sistema ponendo al centro gli interessi di salute pubblica della popolazione trentina».

(rc)


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