«La mia proposta di istituire due Unità operative di radiologia per Cavalese e per Borgo Valsugana – ha sottolineato l’assessore Stefania Segnana – è stata condivisa dalla Giunta e da Apss per sostenere la diagnostica per immagini, una delle branche in cui la sanità provinciale, ma anche nazionale, si è trovata più in difficoltà a causa della scarsità di professionisti. Ho sollecitato Apss affinché le procedure selettive per il nuovo direttore vengano effettuate nel più breve tempo possibile, senza perdere di vista la continua ricerca di medici e tecnici di radiologia da incardinare negli organici. Con il nuovo assetto oltre ad avere due direttori dedicati nei due ospedali, auspichiamo di tornare a essere attrattivi e incrementare il personale in modo da ampliare l’attività e, al contempo, alleggerire l’impegno procapite dei professionisti».
«Abbiamo deciso di modificare l’assetto organizzativo dell’Unità operativa multizonale di radiologia – ha evidenziato Antonio Ferro – per creare due unità operative distinte dirette ciascuna da un direttore dedicato per promuovere e implementare il progetto di ospedale policentrico dove la centralità del cittadino e la prossimità delle cure sono il fulcro del nostro operare. L’istituzione a Cavalese e a Borgo Valsugana delle nuove unità operative di radiologia rientra in una serie di attività e progetti con cui Apss e Assessorato intendono superare le attuali difficoltà del Dipartimento radiologie. Vogliamo innanzitutto essere attrattivi per i professionisti e per questo abbiamo puntato sul reclutamento di un nuovo direttore che possa anche portare altri professionisti a scegliere la nostra azienda in modo da permettere di inserire in Apss nuovo personale e garantire continuità di cure e di rapporto con i pazienti. Ma non solo, vogliamo portare la scuola di radiologia, a cui stiamo lavorando per partire nei primi mesi del prossimo anno, ad essere diffusa su più sedi, tra cui anche Cavalese, auspicando che anche questo assetto possa essere attrattivo per i professionisti permettendo di alleggerire l’attuale carico lavorativo delle nostre radiologie. A questo proposito voglio ringraziare l’intero Dipartimento radiologie perché, nonostante la carenza di medici e tecnici, sono stati mantenuti inalterati i livelli di prestazione di qualche anno fa quando le strutture erano a pieno organico».
Armando Borghesi della direzione medica dell’ospedale nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della radiologia per un ospedale come quello di Cavalese dove, soprattutto durante le stagioni turistiche, le patologie traumatiche hanno numeri significativi e dove per poter far funzionare adeguatamente il pronto soccorso è necessario avere a disposizione un efficiente servizio radiologico. «Nel 2022 a Cavalese – ha affermato Borghesi – si sono avuti poco più di 20mila accessi al pronto soccorso di cui circa la metà per traumatismi; per il 2023, nei primi otto mesi, si è registrato un aumento del 10% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Per il 2024, inoltre, tramite il Pnrr sono previsti investimenti per dotare l’ospedale di attrezzature radiologiche di ultima generazione».
Nel suo intervento Michele Sessa, direttore dell’Unità operativa multizonale di radiologia che resterà direttore a Borgo Valsugana, ha evidenziato come solo nel corso del 2022 la radiologia di Cavalese ha effettuato più di 39mila prestazioni, numeri che saranno probabilmente superati nel 2023 dal momento che fino a fine agosto le prestazioni sono arrivate a più di 27mila totali. «Da questi dati – ha affermato Sessa – si evidenzia come la quasi totalità delle diagnosi richiedono l’intervento della diagnostica per immagini. Con il nuovo assetto stiamo seminando e attendiamo fiduciosi i frutti nella consapevolezza che l’adeguamento degli organici sia medici sia tecnici è di vitale importanza per cercare di far fronte alla crescente domanda di prestazioni».
Soddisfatti il presidente della Comunità di Valle Giovanni Zanon e il sindaco di Cavalese Sergio Finato che hanno condiviso l’auspicio di continuare a collaborare per trovare soluzioni per la sanità locale.
Immagini: Ufficio stampa Pat
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Intervista assessore Segnana
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