Kirana è un’azienda insediatasi in Polo Meccatronica, a Rovereto, a fine del 2012, lanciata da due ingegneri, Enrico Gallus, milanese, ingegnere nucleare ed executive director, e Armando Favi, napoletano, ingegnere meccanico con il ruolo di direttore tecnico. Un terzo socio, Fabio Raimondi, è responsabile della qualità. L’azienda ha partecipato con successo ai bandi Seed Money-FESR gestiti da Trentino Sviluppo, grazie al sostegno di fondi europei, statali e provinciali.
Il termine «kirana» in sanscrito significa raggio di luce. Un raggio di luce, il laser, molto utile alle aziende clienti di Kirana. Durante il lockdown per l’emergenza Covid-19 Kirana non ha mai interrotto la propria attività, proprio per poter assicurare continuità alla filiera produttiva di aziende situate per lo più in Lombardia, impegnate nella produzione di dispositivi medici spesso vitali per la somministrazione di ossigeno medicale in pazienti con problemi di ventilazione e patologie respiratorie. La produzione di Kirana a Polo Meccatronica riguarda microfori calibrati su lamelle che vengono poi assemblate nelle valvole dei sistemi di gestione della portata dell’ossigeno (flussimetri): «Ruotando la lamella si seleziona il foro e quindi la portata di ossigeno da somministrare al paziente», spiega Enrico Gallus.
Sempre nell’ambito salute, Kirana fornisce alle case farmaceutiche un servizio di supporto al controllo per fiale, flaconi e contenitori pre-riempiti, ad esempio con vaccini, operazione prevista per simulare difetti naturali e validare le procedure di ispezione e certificazione. «Le aziende farmaceutiche – prosegue Gallus – verificano così che le loro macchine siano in grado di identificare il difetto e quindi eliminare dalla catena il contenitore difettato. Durante la fase di emergenza Covid-19 la creazione dei microdifetti è risultata indispensabile per proseguire le attività produttive delle case farmaceutiche relative alla produzione di medicinali per uso iniettabile e c’è ora grande richiesta anche in prospettiva vaccini per il Coronavirus. «Per questo motivo – conclude Gallus – abbiamo in programma nel breve periodo investimenti in macchinari e attrezzature dedicati a questa filiera». (d.b.)