Martedì, 15 Ottobre 2019 - 16:19 Comunicato 2596

Indagine sul percorso materno infantile: la parola alle donne

Chi meglio delle mamme o future mamme può valutare la qualità dei servizi offerti all’interno del percorso materno infantile? Per la prima volta le donne, e il loro punto di vista, sono al centro di un’indagine conoscitiva che ha lo scopo di misurare la qualità dell’assistenza ricevuta, nell’ottica di un miglioramento costante. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari promuove – in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – un’indagine sul percorso materno infantile per raccogliere direttamente dalla voce delle mamme e future mamme l’esperienza vissuta durante la gravidanza fino al primo anno di vita del bambino, per capire dove è possibile migliorare. L’iniziativa è stata presentata oggi nella sede di Apss dal direttore generale Paolo Bordon, l’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, il direttore dell’area cure primarie Simona Sforzin e Manila Bonciani del Laboratorio Mes della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
da sin: Manila Bonciani, Stefania Segnana, Paolo Bordon, Simona Sforzin [ Ufficio comunicazione Apss]

L’indagine parte in questi giorni e prevede di raccogliere in maniera sistematica informazioni sull’esperienza delle donne durante la gravidanza, il parto, l’allattamento e la cura del bambino nel primo anno di vita, integrando i dati raccolti con altri già disponibili, così da conoscere il punto di vista delle donne su come funzionano i servizi e di valutarne qualità, efficienza e appropriatezza. Tutte le donne in gravidanza, seguite sia dal pubblico sia dal privato, hanno la possibilità di partecipare all’indagine: al momento della consegna della guida alla maternità il ginecologo o l’ostetrica di riferimento le informano su questa opportunità. Se la donna sceglie di aderire, lascia i suoi recapiti e verrà contattata periodicamente per e-mail e/o sms a scadenze fisse dai ricercatori del Laboratorio Mes del Sant’Anna per compilare il questionario via web. Si tratta di brevi questionari – tradotti in nove lingue – da compilare in pochi minuti, anche via tablet o smartphone. In totale i questionari sono otto, somministrati in diversi momenti della gravidanza/maternità: al primo contatto con i servizi, al secondo e terzo trimestre di gravidanza, in corrispondenza della data del parto, al primo, terzo, sesto e dodicesimo mese di vita del bambino. Sono previste anche domande aperte per raccogliere in forma più estesa osservazioni positive e negative. Al termine di ogni questionario le donne riceveranno una mail con informazioni sul percorso materno infantile, sui servizi dove rivolgersi e alcuni promemoria importanti per tutelare e promuovere la salute della mamma e del bambino, specifiche per ogni periodo di riferimento. I dati raccolti saranno trattati in forma anonima e restituiti in forma aggregata nel pieno rispetto della privacy. In ogni momento è possibile rinunciare all’indagine e revocare il consenso.

«Quest’indagine – ha sottolineato il dg Bordon – rappresenta un vero e proprio cambiamento culturale nel processo di valutazione del nostro sistema sanitario, perché sposta l’attenzione dal punto di vista dei professionisti e dei servizi a quello delle donne, protagoniste del percorso materno infantile e ora anche del percorso di valutazione».  

L’assessore Stefania Segnana ha sottolineato l’importanza di una partecipazione ‘massiccia’ delle donne all’indagine: «la partecipazione e la collaborazione di tutte le future mamme è fondamentale per raccogliere dati significativi che permettano di rendere ancora più efficace e di qualità il supporto che viene loro offerto, per vivere questa delicata fase della vita in modo positivo e consapevole, con il sostegno di cui hanno bisogno».

«Quest’indagine – ha dichiarato Simona Sforzin – ha diversi punti di forza, tra questi sicuramente il fatto che da una valutazione centrata sui diversi setting assistenziali che sono maggiormente coinvolti nelle singole fasi del percorso si passa ad una valutazione complessiva del percorso di presa in carico della donna da parte di tutti i professionisti».

A spiegare nel dettaglio come vengono raccolti ed elaborati i dati è stata Manila Bonciani del Laboratorio Mes del Sant’Anna: «abbiamo un’esperienza più che decennale nell’implementazione di indagini sull’esperienza e soddisfazione degli utenti dei servizi sanitari e nello specifico dal 2005 svolgiamo periodicamente per la Regione Toscana indagini campionare rivolte alle madri, dal 2016 anche di tipo longitudinale, e dall’inizio del 2019 abbiamo implementato questa indagine in maniera sistematica in Toscana, nella quale è attivamente coinvolta una donna su due che è attualmente in gravidanza».

Intervista Bordon:

Intervista Segnana:

Riprese e interviste a cura dell'Ufficio Stampa



Immagini