Mercoledì, 17 Febbraio 2016 - 16:43 Comunicato 251

Si chiama UNIFY-IoT e riguarda l’internet delle cose. E’ solo l’ultimo risultato ottenuto da Hub Innovazione Trentino, il consorzio operativo da poco più di un mese
Giovedì 18 febbraio a Nizza, in Francia, il lancio del nuovo progetto europeo vinto da HIT

E’ operativo da un mese e mezzo, dal primo gennaio 2016, eppure HIT, l’Hub Innovazione Trentino, il consorzio costituito da Università di Trento, Trentino Sviluppo e le Fondazioni Kessler e Mach, ha già prodotto più di un risultato concreto a vantaggio del sistema locale dell’innovazione. E’ riuscito ad intercettare un finanziamento europeo del valore di oltre un milione di euro che vedrà lavorare per i prossimi due anni alcune aziende e realtà trentine nel definire gli standard per le “smarts cities”, le città intelligenti del futuro. Ha aperto a tre startup locali le porte di Finodex, l’acceleratore di imprese dedicato agli “open data”, e si è aggiudicato, novità delle ultime ore, il progetto “Unify” nell’ambito dell’”Internet delle cose”, budget complessivo superiore al milione di euro. Il lancio è previsto per giovedì 18 febbraio a Nizza, in Francia, e vedrà la presenza di importanti partner europei quali Sintef, la più grande agenzia per l’innovazione della Norvegia, l’Istituto Europeo delle Norme sulle Telecomunicazioni, l’agenzia tedesca Silicon Saxony, la Commissione francese per l’Energia Atomica e le Energie Alternative e l’Istituto Superiore Mario Boella di Torino.

Soddisfazione è stata espressa dall'assessora all'Università e Ricerca Sara Ferrari, la cui iniziativa aveva dato l'input alla costituzione di HIT, “a testimonianza di come il consorzio – evidenzia Ferrari - stia realmente operando quale catena di trasmissione tra i mondi delle ricerca e quello delle imprese”.
Hub Innovazione Trentino si è costituito il 7 settembre 2015 in forma di società consortile a responsabilità limitata dall’iniziativa di quattro soci fondatori: Università degli Studi di Trento, Trentino Sviluppo e le Fondazioni Bruno Kessler e Edmund Mach.
A guidare HIT un Consiglio di amministrazione presieduto da Mauro Casotto, direttore del Dipartimento Internazionalizzazione, Attrazione e Sviluppo Imprese di Trentino Sviluppo, e composto da figure apicali dei soci: Flavio Deflorian (prorettore vicario dell’Università), Andrea Simoni (segretario generale di FBK), Sergio Menapace (direttore generale di FEM) e da una professionista esterna, Maria Letizia Paltrinieri.
HIT è diventato pienamente operativo a partire dal 1 gennaio 2016 e agisce all’interno di un perimetro di attività definito, approvato e concordato dai soci stessi attraverso un Piano operativo che è stato recepito dalla Provincia autonoma di Trento e che è stato anche valutato dal Comitato per la Ricerca e l’Innovazione, organo di consulenza e valutazione tecnico-scientifica della Provincia.
Le principali attività di HIT riguardando tre principali filoni: progetti strategici e di sistema, tra i quali partenariati europei, cluster tecnologici nazionali, grandi progetti europei di innovazione e a sostegno alla nascita di nuova impresa; innovazione e mercato, ambito nel quale rientra ad esempio la creazione di laboratori congiunti al fine di accrescere il rapporto ricerca-mercato e aumentare la capacità di attrazione del Trentino nei confronti di imprese innovative; infine l’ambito riguardante l’accelerazione di nuova impresa e la formazione all’innovazione e all’imprenditorialità attraverso programmi mirati a studenti e ricercatori ed il supporto alla nascita di startup tecnologiche dal mondo della ricerca.
Il modello di funzionamento si basa su una struttura snella e operativa, formata da professionisti di grande esperienza nel settore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, con un numero di dipendenti che a pieno regime non supererà le 20 unità e che sarà chiamato a fornire servizi e opportunità di innovazione e sviluppo attraverso reti internazionali ai soci e al territorio.
HIT è inoltre l’ente designato a rappresentare in modo unitario il Trentino e il suo sistema di ricerca e innovazione sui grandi programmi di finanziamento e appalti europei, favorendo anche in questo caso la creazione di opportunità e risorse per i propri soci e il territorio.
Tre, in particolare, le iniziative concretizzate nelle ultime settimane, a livello nazionale ed europeo, che meritano un particolare rilievo.
ESPRESSO: Trilogis ed il territorio nella partita “smart cities”. A gennaio 2016 è stato lanciato il progetto europeo ESPRESSO sulle città intelligenti, in cui HIT collaborerà anche con l’azienda trentina Trilogis – ospitata presso il Polo Meccatronica di Rovereto – per andare a definire gli standard delle smart cities del futuro a livello europeo per le municipalità e le imprese.
“UNIFY-IoT” per l’internet delle cose. Un secondo progetto europeo in cui HIT è risultato vincitore si chiama UNIFY-IoT – budget complessivo superiore al milione di euro e circa 150.000 euro per HIT – e sarà ufficialmente lanciato il 17 e 18 febbraio prossimi in Francia, a Nizza, con rilevanti partner europei quali SINTEF (la più grande agenzia per l’innovazione della Norvegia), l’Istituto Europeo delle Norme sulle Telecomunicazioni, l’Agenzia tedesca Silicon Saxony, l’Istituto Superiore Mario Boella di Torino e la Commissione francese per l’Energia Atomica e le Energie Alternative. Lo scopo è quello di stimolare la collaborazione tra le piccole e medie imprese, le startup informatiche e i centri di ricerca che sviluppano piattaforme sull’Internet delle Cose (IoT), un settore coerente e sinergico con l’ambito della meccatronica e con il relativo polo di imprese e startup gestito da Trentino Sviluppo.
FINODEX, l’acceleratore per startup degli “open data”. L’acceleratore di imprese FINODEX, di cui HIT è partner dal 1 gennaio 2016, finanzia progetti imprenditoriali che fanno uso di open data, attingendo ad un fondo dell’Unione Europea di 4,5 milioni di euro.
Alcune nuove realtà imprenditoriali ad alto tasso tecnologico e attive all’interno dell’ecosistema trentino delle start up sono già state beneficiarie di questo acceleratore europeo. A seguito di alcuni precedenti successi della start-up Ecogriddy (insediata presso Progetto Manifattura) che nel 2015 ha ottenuto 50 mila euro con un progetto che utilizza gli open data per ridurre le inefficienze delle spese energetiche delle imprese, altre due realtà imprenditoriali ospitate presso l’incubatore green di Trentino Sviluppo sono state recentemente premiate con un contributo a fondo perduto. Si tratta di OpenMove, che si è aggiudicata un finanziamento di 100 mila euro – classificandosi anche tra le migliori 10 startup di tutt’Europa nel settore, grazie ad un progetto che fa confluire i dati in un’app per la gestione delle mobilità e dei parcheggi – e KissMyBike, già vincitrice anche del Premio D2T di Trentino Sviluppo, che ha ottenuto un contributo di 50 mila euro e sta concorrendo per ottenerne altri 120 mila grazie all’ideazione di uno speciale antifurto per biciclette che permette di risalire in modo preciso ed affidabile alla posizione della bici in caso di furto. (d.m.)



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