Quest’anno la giornata mondiale del rene si tiene contemporaneamente alla giornata della donna proprio per sottolineare l’importanza della salute delle donne anche per quanto riguarda le patologie renali. Per questa occasione la Società italiana di nefrologia (Sin) dedica uno spazio alla discussione di questi temi attraverso una selezione di alcuni contributi scientifici che saranno pubblicati sul Journal of nephrology e sulle pagine social ufficiali della Sin.
Per quanto riguarda Trento anche quest’anno, in piazza Battisti, verranno allestiti due centri mobili dove infermieri e medici dell’Apss, coadiuvati dai volontari delle associazioni, forniranno informazioni ed effettueranno i controlli: verranno effettuati gratuitamente la misurazione della pressione arteriosa e l’esame delle urine. Chi è interessato potrà portare le urine del mattino, in apposito contenitore, per l’analisi finalizzata alla ricerca delle anomalie urinarie, quali proteinuria ed ematuria. Al termine dell’esame delle urine e della rilevazione dei valori pressori sarà data la risposta al paziente e, se si renderanno necessarie ulteriori indagini, sarà informato il medico di medicina generale.
Le malattie renali rappresentano oggi un rilevante problema di salute pubblica. Sono circa 5 milioni gli italiani che, a causa di una ridotta funzionalità dei reni, rischiano complicanze cardiovascolari, dialisi e trapianto, ma sono più del doppio, circa 13 milioni, i connazionali che soffrono di malattie renali a vari livelli di gravità. Dal 2000 a oggi gli italiani che hanno subito un trapianto di rene sono più di 28 mila e i dializzati sono circa 45 mila.
Per quanto riguarda la provincia di Trento i dati al 31 dicembre 2017 evidenziano che 239 pazienti sono in terapia dialitica: 198 in dialisi extracorporea nei centri dialisi localizzati in tutti gli ospedali del Trentino e 41 in dialisi peritoneale, metodica che viene effettuata dai pazienti stessi presso il loro domicilio.
Il numero di pazienti dializzati a livello provinciale si è andato riducendo negli ultimi anni, grazie all’intensa attività di trapianto di rene effettuata a Verona e a Innsbruck ma soprattutto all’elevato numero di donazioni di organi effettuate all’ospedale Santa Chiara di Trento, segno questo di una grande sensibilità alla donazione. Dal 2007 a fine 2017 sono stati effettuati 319 interventi di trapianto di rene e questo ha portato il numero complessivo di pazienti trentini con trapianto di rene funzionante a 332 unità. Il dato è ancor più significativo in quanto Trento risulta essere la sola provincia italiana in cui i portatori di trapianto sono in numero maggiore rispetto ai dializzati (332 vs 239). Questo importante dato si è potuto ottenere grazie al lavoro di numerosi professionisti quali i neurochirurghi, rianimatori, nefrologi, chirurghi, coordinamento trapianti e tutto il personale infermieristico delle unità operative coinvolte che con attenzione svolge quotidianamente il proprio lavoro.