Lunedì, 10 Novembre 2014 - 02:00 Comunicato 2848

FINANZIARIA 2015: PIU' COMPETITIVI, MA NELLA COESIONE SOCIALE

Aumentare la crescita, mantenere la coesione sociale e aprirsi, aprirsi di più. Sono queste le sfide che il Trentino, pur in un contesto difficile, deve vincere. E la manovra finanziaria approvata stamani dalla Giunta al termine del confronto con le parti sociali, punta proprio verso questi obiettivi.
"Realismo, coraggio ma anche fiducia – ha spiegato il presidente Ugo Rossi - rappresentano l'atteggiamento che dobbiamo tutti assumere per impostare le strategie, mantenendo alto lo sguardo sul futuro".
All'insegna del realismo, ad esempio, la trattativa con lo Stato per garantire la maggior stabilità possibile alla programmazione provinciale. "Occorre realismo – aggiunge il presidente – anche per guardarsi allo specchio. Prendere atto che il Trentino non cresce abbastanza, che quanto fatto per garantire coesione sociale ci dà indubbiamente un irrinunciabile valore aggiunto, ma incide sulla spesa corrente, e che gli investimenti fatti in passato pesano anche sui bilanci dell'oggi. La consapevolezza suggerisce di essere selettivi nelle scelte, di unire le forze coinvolgendo il privato, di ritrovare la voglia di essere competitivi, di innovare. Solo così riusciremo a dare risposte concrete e stabili, per il lavoro, per il futuro dei nostri figli, per la qualità dei servizi che finora ci hanno visto ai primi posti in termini di welfare".-

Aumentare la crescita, mantenere la coesione sociale e aprirsi, aprirsi di più. Sono queste le sfide che il Trentino, pur in un contesto difficile, deve vincere. E la manovra finanziaria approvata stamani dalla Giunta al termine del confronto con le parti sociali, punta proprio verso questi obiettivi.
"Realismo, coraggio ma anche fiducia – ha spiegato il presidente Ugo Rossi - rappresentano l'atteggiamento che dobbiamo tutti assumere per impostare le strategie, mantenendo alto lo sguardo sul futuro".
All'insegna del realismo, ad esempio, la trattativa con lo Stato per garantire la maggior stabilità possibile alla programmazione provinciale. "Occorre realismo – aggiunge il presidente – anche per guardarsi allo specchio. Prendere atto che il Trentino non cresce abbastanza, che quanto fatto per garantire coesione sociale ci dà indubbiamente un irrinunciabile valore aggiunto, ma incide sulla spesa corrente, e che gli investimenti fatti in passato pesano anche sui bilanci dell'oggi. La consapevolezza suggerisce di essere selettivi nelle scelte, di unire le forze coinvolgendo il privato, di ritrovare la voglia di essere competitivi, di innovare. Solo così riusciremo a dare risposte concrete e stabili, per il lavoro, per il futuro dei nostri figli, per la qualità dei servizi che finora ci hanno visto ai primi posti in termini di welfare". -


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