La conferma diagnostica è avvenuta all’ospedale Santa Chiara di Trento ed effettuata, come previsto in questi casi, tramite un tampone del liquido contenuto in una vescicola cutanea.
È in corso l’indagine epidemiologica per individuare eventuali contatti a rischio e adottare, se necessario, le misure preventive previste.
Si ricorda che perché possa avvenire il contagio sono necessari contatti molto stretti, come ad esempio un contatto diretto faccia-faccia, pelle-pelle o bocca-pelle, o un contatto con oggetti contaminati (biancheria da letto). Allo stato attuale il rischio per la salute pubblica è basso.