
In un tempo in cui tutto accelera, Solstizio d’Estate invita a rallentare. A guardare, ascoltare, partecipare. A ritrovare senso nei luoghi e nelle storie, nella condivisione di uno sguardo, nel silenzio che precede un applauso.
Ogni appuntamento si svolge in un luogo reale e simbolico: corti, giardini segreti, piazze antiche, castelli. Da Mezzocorona a Lavis, da Roveré della Luna a Mezzolombardo, da San Michele all’Adige a Terre d’Adige, il Festival si muove, si adatta, trasforma il territorio in una scenografia naturale, in un palco a cielo aperto, in un punto d’incontro tra linguaggi artistici, generazioni, sensibilità.
Un festival che esiste e resiste perché qualcuno lo rende possibile. Solstizio d’Estate è costruito da mani invisibili ma instancabili: volontari, associazioni, amministrazioni, cittadini che si mettono in gioco per far accadere qualcosa che non è né scontato né garantito. Nulla qui è automatico. Ogni serata è un gesto di fiducia reciproca.
E ogni spettatore che partecipa diventa parte attiva di questa costruzione. Chi sceglie di esserci sostiene non solo uno spettacolo, ma un’intera idea di cultura: non come lusso per pochi, ma come diritto per tutti.
Un teatro che non si rifugia nei suoi spazi chiusi, ma esce, si sporca le mani, si fa voce, presenza, rito. Quest’anno, il Festival si carica anche di un’eredità importante: quella di Giovanni Ghezzer, anima e corpo di Solstizio fin dalla sua prima edizione. Giovanni è mancato pochi mesi fa, lasciando un vuoto profondo. Ma il suo sguardo, il suo modo di fare, la sua ostinazione poetica continuano a vivere. In ogni spettacolo, in ogni corte accesa, in ogni applauso sincero. Solstizio, oggi, è anche un modo per dirgli grazie. E per continuare a far brillare quella luce che ci ha insegnato a non spegnere mai.
Otto gli spettacoli in calendario, otto visioni diverse del presente che verranno inaugurate da "Che ci faccio qui, in scena", di e con il giornalista Domenico Iannacone. A seguire, spazio alla comicità di Debora Villa con "Viva le donne", per proseguire con "Fish & Bubbles", spettacolo di Michele Cafaggi per grandi e piccini.
All'interno del Festival troverà collocazione anche la musica con il tango di "Sognando in tango" e la radio vintage di "On air!" con Le Radiose. Michele Losi darà invece vita ad una performance itinerante grazie a "Just walking", mentre Vito Bicocchi porterà in scena un divertente monologo gastronomico dal titolo "L'altezza delle lasagne". Appuntamento conclusivo in compagnia del Teatro delle Ariette e del loro "Noi siamo un minestrone", un rito teatrale e conviviale incentrato sulla cucina.
Il Festival è organizzato dal Gruppo Arte Mezzocorona, ed è promosso da Provincia autonoma di Trento e Regione autonoma Trentino-Alto Adige
Per avere maggiori informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione agli eventi, visitare il sito www.solstizio d'estate.it
In allegato il calendario completo degli spettacoli