Giovedì, 30 Ottobre 2014 - 02:00 Comunicato 2748

In Italia i cittadini stranieri a fine 2013 rappresentano l'8,1% della popolazione residente
"DALLE DISCRIMINAZIONI AI DIRITTI", PRESENTATO A TRENTO IL DOSSIER NAZIONALE IMMIGRAZIONE IDOS

Diffondere una conoscenza adeguata delle condizioni in cui versano gli immigrati in Italia, ponendo in evidenza chiusure e discriminazioni ma anche indicando le prospettive per un loro superamento. E' questo lo scopo del Dossier statistico nazionale immigrazione del Centro studi e ricerche Idos, realizzato per l'Unar – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri. Il volume, intitolato "Dalle discriminazioni ai diritti", è stato presentato stamane in contemporanea su tutto il territorio nazionale. In Trentino il rapporto è stato illustrato – su richiesta di Unar e Idos – al Cinformi, Centro informativo per l'immigrazione della Provincia autonoma di Trento. Alla presentazione sono intervenuti Serena Piovesan, sociologa dell'area studi Cinformi, Paolo Boccagni, sociologo dell'Università di Trento, Pierluigi La Spada, coordinatore responsabile del Cinformi e il Questore di Trento Giorgio Iacobone.
Dal Dossier 2014 emerge che in Italia i cittadini stranieri residenti alla fine del 2013 sono risultati 4.922.085 su una popolazione di 60.782.668, con un'incidenza dell'8,1%. Le donne sono il 52,7% e i minori oltre 1 milione, mentre sono 802.785 gli iscritti a scuola nell'anno scolastico 2013/2014 (incidenza del 9,0% sulla popolazione scolastica complessiva), tra cui 11.470 rom. Il livello di istruzione è notevole: il 10,3% ha una laurea e il 32,4% un diploma (dati del Censimento del 2011). Nel 2013 i residenti sono aumentati di 164.170 unità al netto delle revisioni censuarie. Secondo la stima del Centro Studi e Ricerche Idos, la presenza complessiva dei cittadini immigrati in posizione regolare è però più alta e ammonta a 5.364.000 persone.-

Diffondere una conoscenza adeguata delle condizioni in cui versano gli immigrati in Italia, ponendo in evidenza chiusure e discriminazioni ma anche indicando le prospettive per un loro superamento. E' questo lo scopo del Dossier statistico nazionale immigrazione del Centro studi e ricerche Idos, realizzato per l'Unar – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri. Il volume, intitolato "Dalle discriminazioni ai diritti", è stato presentato stamane in contemporanea su tutto il territorio nazionale. In Trentino il rapporto è stato illustrato – su richiesta di Unar e Idos – al Cinformi, Centro informativo per l'immigrazione della Provincia autonoma di Trento. Alla presentazione sono intervenuti Serena Piovesan, sociologa dell'area studi Cinformi, Paolo Boccagni, sociologo dell'Università di Trento, Pierluigi La Spada, coordinatore responsabile del Cinformi e il Questore di Trento Giorgio Iacobone.
Dal Dossier 2014 emerge che in Italia i cittadini stranieri residenti alla fine del 2013 sono risultati 4.922.085 su una popolazione di 60.782.668, con un'incidenza dell'8,1%. Le donne sono il 52,7% e i minori oltre 1 milione, mentre sono 802.785 gli iscritti a scuola nell'anno scolastico 2013/2014 (incidenza del 9,0% sulla popolazione scolastica complessiva), tra cui 11.470 rom. Il livello di istruzione è notevole: il 10,3% ha una laurea e il 32,4% un diploma (dati del Censimento del 2011). Nel 2013 i residenti sono aumentati di 164.170 unità al netto delle revisioni censuarie. Secondo la stima del Centro Studi e Ricerche Idos, la presenza complessiva dei cittadini immigrati in posizione regolare è però più alta e ammonta a 5.364.000 persone. -



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