Lunedì, 01 Agosto 2016 - 18:07 Comunicato 1634

La startup di Polo Meccatronica autorizzata da Enac. Prossimi test in America Latina
Cyberfed, seconda in Italia a far volare i droni senza controllo visivo diretto

Cyberfed, startup di Polo Meccatronica, ha ottenuto dall’Enac, l’Ente nazionale per l'aviazione civile, l’autorizzazione a sperimentare voli di droni in modalità Extended Visual Line of Sight, modalità che consente che il pilota principale possa perdere di vista il drone che viene controllato da un secondo pilota a vista in posizione strategica. Questa modalità, in sigla EVLOS, presuppone che i piccoli elicotteri senza pilota possano “sganciarsi” dal controllo visivo del primo pilota a terra e, sotto il controllo della radio principale, essere agganciati successivamente da un altro pilota dotato di Ground Station, coprendo così distanze più lunghe e superando zone accidentate.

“Questa modalità – spiega Gian Pietro Fedrigoni, ingegnere aeronautico fondatore di Cyberfed -  è spesso richiesta dai nostri clienti che chiedono di poter usare i droni per fare l'analisi di infrastrutture come ponti, viadotti, linee elettriche, ed essere così in grado di esaminare da vicino luoghi difficilmente accessibili, per fare poi i rilievi necessari. La modalità EVLOS permettere ai velivoli di agire anche in aree orograficamente complesse”.
La nuova certificazione concessa a Cyberfed rappresenta un grande risultato per l’azienda, seconda in assoluto in Italia ad ottenerla.
Il raggio d’azione tradizionale dei droni è oggi fissato per legge entro i 500 metri, proprio per permettere il controllo a vista, mentre con il radiocontrollo l’autonomia può teoricamente arrivare anche a un paio di chilometri ed i sistemi di navigazione la consentirebbero in teoria anche fino a 5-10 chilometri, ma questo tipo di sperimentazione in Italia, e anche in gran parte dell'Europa, è vietata.
“L’obiettivo - aggiunge Fedrigoni - è di effettuare esperimenti avanzati in aree più libere, come in America Latina. Dove ci sono zone più sicure per la sperimentazione lontane da ATZ e centri abitati: saranno le prove generali per un futuro impiego di questi velivoli a più lungo raggio, con droni capaci di effettuare rilievi e perlustrazioni in condizioni BLOS (Beyond Line of Sight) oltre la visuale”. (s.l.)
Immagini a cura dell’Ufficio Stampa



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