
«Di fatto – spiega il fondatore Marco Morelli, che studia chimica all’Università di Parma – è come se facessimo alle coltivazioni quello che per noi esseri umani è il check up medico di routine. Il nostro sistema, infatti, campiona l’aria e, grazie all’intelligenza artificiale, analizza le spore in sole cinque ore. Se avverte la presenza di microrganismi patogeni, batteri o funghi, lancia subito un segnale di allerta infestazione». Così facendo, l’agricoltore può intervenire prima ancora che la malattia abbia effettivamente intaccato la pianta, applicando un trattamento mirato e tempestivo ed evitando il diffondersi di un vero e proprio focolaio.
Il dispositivo, che promette di avere un potere predittivo più raffinato rispetto a quelli attualmente in commercio, si rivela particolarmente utile in un contesto segnato dal cambiamento climatico, che – come evidenziano gli studi della Commissione europea – aumenta lo sviluppo di infestazioni fungine. Nello specifico, a causa di queste infestazioni, le coltivazioni di riso in Italia potrebbero subire una perdita di resa dal 4 al 52% e i vigneti dal 5 al 20%.
Nei nuovi spazi di Progetto Manifattura si alterneranno quattro persone, con l’obiettivo di ultimare il dispositivo e di instaurare nuove collaborazioni con l’Università di Trento e le fondazioni trentine per la ricerca. «Determinate nella scelta di aprire una seconda sede in Trentino – conclude Morelli – è stata la consapevolezza che si tratta di un territorio proficuo dal punto di vista delle conoscenze tecnologiche e della possibilità di costruire un network».
Oggi, l’analisi e il monitoraggio si concentrano sul patogeno “Alternaria”, che è responsabile della diffusione di infezioni su 14 differenti tipologie di coltivazioni, le più colpite: vite, pere, lamponi, mirtilli e pomodori. La tecnologia brevettata da AISPOT, che prende il nome di “Spore Finder”, però, non si ferma qui: il team, infatti, è al lavoro con agricoltori trentini e mantovani per implementare il sistema e “addestrarlo” a riconoscere altri microrganismi patogeni, in particolare “Venturia inaequalis” e “Podosebaera leucotricha”, responsabili rispettivamente della ticchiolatura del melo e dell’oidio della vite. (m.d.c.)