Martedì, 08 Giugno 2021 - 11:33 Comunicato 1477

L’impresa emiliana si è trasferita a Rovereto per sviluppare un nuovo brevetto internazionale in materia di edilizia sostenibile. Nuove assunzioni previste entro l’estate
Antisismici e coibentati, i pannelli NTC&R trovano casa in Progetto Manifattura

Arriva dall’Emilia Romagna e si chiama NTC&R – acronimo di “Nuova Tecnica Costruttiva & Riqualificazione” – una delle nuove imprese insediate in Progetto Manifattura. La società, che a Rovereto conta già 5 giovani dipendenti formatisi nelle scuole tecniche del territorio e punta ad assumerne altri 3 entro l’estate, porta in Trentino il proprio expertise in materia di edilizia sostenibile. Nello stabilimento roveretano produrrà, secondo un processo circolare a scarto zero, un nuovo tipo di pannelli per le costruzioni, antisismici e al tempo stesso coibentati, frutto di un brevetto internazionale.

Non poteva che essere Progetto Manifattura, con la sua consolidata tradizione in materia di sostenibilità, la nuova casa di NTC&R, acronimo di “Nuova Tecnica Costruttiva & Riqualificazione”. L’impresa, braccio operativo di ATMA Engineering, società attiva nell’ambito dell’edilizia green fin dai primi anni novanta, si è trasferita dall’Emilia Romagna al Trentino per studiare le applicazioni pratiche di un nuovo brevetto internazionale, registrato nel 2019 e nato dall’evoluzione del brevetto per il “pannello a cassero” sviluppato da ATMA ormai trent’anni fa.
Sostanzialmente questo brevetto permette di costruire pannelli prefabbricati dalle proprietà antisismiche e coibentanti e di unire quindi in un solo prodotto sicurezza, comfort abitativo e risparmio energetico. I pannelli, applicabili anche a strutture già esistenti, si posano rapidamente, tanto che per costruire il grezzo finito di una casa singola di circa 200 metri quadrati con questo metodo ci vogliono 20 giorni, contro i 50-60 che servono per costruire lo stesso edificio con la tradizionale tecnologia “trave-pilastro”.
«Nuovo brevetto, nuova azienda – spiega Claudio Azzolini, presidente di NTC&R – e di conseguenza anche nuovo stabilimento, in Trentino, per dare perfezione al prodotto in un territorio in cui la questione ambientale è pregnante».
E infatti uno degli elementi su cui l’impresa lavorerà in Progetto Manifattura sarà proprio l’applicazione dell’economia circolare ai propri processi produttivi.
«I nostri pannelli sono in ferro zincato a caldo – spiega il direttore marketing di NTC&R Luciano Cerrito – e normalmente hanno una resistenza illimitata nel tempo, a cui si accompagna una riciclabilità di circa il 70%. Nello stabilimento di Rovereto, però, abbiamo alzato l’asticella della sfida, portando a zero la percentuale di scarto della produzione. Tutto quello che utilizziamo qui, infatti, viene riciclato».
Il processo è stato messo a punto in collaborazione con il dipartimento di Scienze delle Costruzioni dell’Università di Bologna e presentato al clust-ER Build, l’iniziativa pubblico-privata per l’edilizia sostenibile della Regione Emilia Romagna di cui NTC&R è parte.
Ad oggi, nella sede roveretana dell’impresa lavorano 5 dipendenti, neoassunti tra i giovani del territorio diplomati in elettronica, informatica, meccatronica e geometri, però l’obiettivo di breve termine è quello di portare il team a 8 persone, inserendo anche un ingegnere civile e altri giovani tecnici formati nelle scuole trentine.

(dm)


Immagini