Giovedì, 17 Novembre 2016 Comunicato 2435

Siglato l’accordo tra l’azienda di Rovereto, la Provincia, Trentino Sviluppo, Agenzia del Lavoro e parti sociali. Garantiti gli attuali 51 occupati per l’intera durata biennale del contratto di solidarietà
Adler, scongiurata una irreversibile crisi oggi è stato definito il piano di consolidamento

Per i prossimi due anni, ovvero per l’intera durata del contratto di solidarietà, Adler si impegna a mantenere l’attuale livello occupazionale di 51 addetti, ad investire 2 milioni di euro nello stabilimento di Rovereto, a procedere alla rilocalizzazione in Trentino delle attività insediate presso gli stabilimenti cinesi del gruppo e ad onorare un piano di rientro dalla posizione debitoria nei confronti di Trentino Sviluppo creatasi per effetto del contratto di locazione finanziaria risolto per inadempimento nel giugno scorso. Questi i principali termini dell’accordo siglato oggi, giovedì 17 novembre, dal vicepresidente e della Provincia autonoma di Trento, dal consigliere delegato di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini, dal presidente di Agenzia del Lavoro Riccardo Salomone, dal presidente di Adler Alfio Morone e dalle organizzazioni sindacali rappresentate dai segretari generali di Femca-Cisl Marco Ravelli e Filctem-Cgil Mario Cerutti.

«Un accordo positivo – commenta il vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Provincia autonoma di Trento – che rappresenta le fondamenta di un’operazione di consolidamento prospettico di una storica azienda industriale del Trentino e di Rovereto. Un risultato possibile grazie alla chiarezza con cui la Provincia ha sin dall’inizio preteso che fossero assolti due requisiti senza i quali non ci saremo nemmeno seduti al tavolo: salvaguardare l’occupazione e pretendere dall’azienda l’impegno a precisi investimenti sul sito produttivo. Una posizione che abbiamo sempre difeso e solo quando si sono avverate queste due condizioni abbiamo lavorato per sviluppare la cornice di un accordo che oggi fa propri tutti questi prerequisiti fondamentali».
«Confermo l’impegno nel portare avanti l’azienda – ha ribadito Alfio Morone, presidente di Adler – con l’obiettivo di renderla efficiente e sostenibile da un punto di vista economico e finanziario. Continueremo a garantire iniezioni di liquidità per dare un futuro a questo stabilimento, costruito da mio padre nel 1958. Spero che tra due anni ci ritroveremo per parlare di una società risanata ed in grado di dare ancora tanto a questo territorio».
«Un buon punto di ripartenza – ha osservato Mario Cerutti, della Filctem-Cgil – rispetto ad una situazione che quest’estate ci aveva molto preoccupati. L’auspicio è ritrovarci tra 24 mesi a ragionare di una situazione sostanzialmente diversa».
La rapida e ferma decisione di Trentino Sviluppo, presa d’intesa con la Provincia, di rescindere unilateralmente dal contratto di leasing con Adler a partire dal giugno scorso, ha di fatto permesso di scongiurare una crisi che poteva essere irreversibile ed ha messo l’azienda di fronte alle proprie responsabilità.
Dinanzi al nuovo scenario l’intenso lavoro svolto in queste settimane ha portato alla condivisione di un nuovo accordo complessivo che prevede da un lato il rilancio dell’attività legata alla produzione di frizioni, ingranaggi e componenti in gomma-metallo per il settore motociclistico, dall’altro il consolidamento del livello occupazionale stabilito dall’accordo sindacale siglato il 28 settembre scorso ma anche la creazione di un clima sindacale interno più costruttivo.
In virtù del protocollo d’intesa siglato oggi, giovedì 17 novembre, Adler si impegna al rispetto di un piano di rientro, entro settembre 2018, dalla posizione debitoria scaduta per effetto delle rate insolute del contratto di locazione finanziaria. L’azienda continuerà a lavorare nell’immobile di proprietà di Trentino Sviluppo messo a disposizione mediante un contratto di locazione di durata biennale, coincidente con la durata del contratto di solidarietà.
L’azienda ed il socio di riferimento di Adler si impegnano ad investire per la crescita ed il consolidamento della divisione industriale della società un importo di circa 2 milioni di euro entro il 31 dicembre 2018 e a dare attuazione al piano industriale presentato a Trentino Sviluppo nel settembre 2016 che prevede tra l’altro anche la ri-localizzazione delle attività aziendali precedentemente insediate presso gli stabilimenti cinesi del gruppo, oggi in fase di chiusura.
Adler si impegna inoltre a mantenere, senza margine di oscillazione, il livello occupazionale dei 51 addetti partecipanti al contratto di solidarietà.
Da parte loro le organizzazioni sindacali, al fine di promuovere un sistema di relazioni sindacali più avanzato e costruttivo, si impegnano, per il tramite della contrattazione di secondo livello, a definire percorsi e progetti funzionali allo sviluppo aziendale e al consolidamento della base occupazionale.
Da parte sua Agenzia del Lavoro fornirà ai lavoratori di Adler in mobilità percorsi personalizzati per la ricollocazione e contribuirà finanziariamente a progetti di formazione del personale dell’azienda.



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