Giovedì, 01 Giugno 2017 - 17:25 Comunicato 1381

A Roberto Battiston la Legion d'onore

Il professore dell’Università di Trento e presidente dell’ASI ha ricevuto ieri il prestigioso riconoscimento dall’ambasciatrice di Francia Catherine Colonna. Presenti alla cerimonia il rettore Paolo Collini e i presidenti di CNR e INFN, insieme ad amici, colleghi e rappresentanti dell’industria spaziale italiana e francese. Il riconoscimento per il suo contributo scientifico nel campo della fisica sperimentale degli acceleratori di particelle e nella promozione dell’alleanza strategica tra Francia e Italia nel settore spaziale.

Cerimonia ufficiale ieri sera a Palazzo Farnese a Roma per il conferimento del titolo di “Chevalier dans l'ordre de la Légion d'Honneur” al professor Roberto Battiston, ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Trento e presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. Il titolo gli è stato consegnato dall’ambasciatrice di Francia Catherine Colonna alla presenza del rettore Paolo Collini e di amici e colleghi dell’Ateneo trentino e dell’Agenzia spaziale italiana, oltre che di vari rappresentanti dell’industria spaziale italiana e francese, del mondo universitario e delle istituzioni tra cui il presidente del CNR, Massimo Inguscio e dell’INFN, Fernando Ferroni e il direttore della segreteria del Quirinale, Simone Guerrini. Le autorità francesi hanno voluto esprimere la loro riconoscenza a Battiston per il suo lavoro in campo scientifico e spaziale che ha creato una fruttuosa collaborazione nell’interesse reciproco dei due Paesi.L’Ambasciatrice Colonna ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto da Battiston in veste di presidente dell’ASI nell’ambito «dell’alleanza strategica tra Italia e Francia nel settore spaziale e il suo costante contributo alla ricerca scientifica nel campo della fisica sperimentale degli acceleratori di particelle». Soddisfazione è stata espressa dal professor Battiston: «Questo titolo è un grande onore per me ed è il riconoscimento dell’amicizia, della collaborazione e dei comuni obiettivi che in questi tre anni hanno segnato i rapporti tra la delegazione francese e quella italiana nell’ambito dell’Agenzia Spaziale Europea». Nel breve discorso di ringraziamento, ha poi ricordato anche i legami personali, culturali e scientifici che lo legano alla Francia, sin dai tempi della sua specializzazione a l’Ecole Normale Superieure di Rue D’Ulm e il dottorato presso l’Università di Parigi IX, Orsay. Infine ha anche voluto sottolineare come i comuni valori culturali e democratici siano la base del futuro dell’Unione Europea in un momento in l’Europa è colpita più volte dalla violenza del terrorismo. Durante la cerimonia si è anche ricordata la figura dell’astrofisico ed ex presidente dell’ASI, Nanni Bignami, scomparso pochi giorni fa. 

(at)


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