Dopo l'introduzione di Elisa Bertò, Andrea Ichino ha portato una prospettiva approfondita sul ruolo dei punteggi dei test standardizzati nel processo di orientamento, sottolineando come un utilizzo mirato di questi dati possa migliorare notevolmente la precisione dei consigli forniti agli studenti. La sua ricerca ha evidenziato l'importanza di un approccio basato su evidenze concrete per guidare gli studenti verso percorsi di studio che massimizzino le loro potenzialità e interessi.
Francesco Pisanu, oltre a un aggiornamento sul progetto Euregio "Transizioni", ha ulteriormente arricchito il dibattito con la sua analisi sulle risorse psicosociali e non cognitive nello sviluppo studentesco, soprattutto nelle transizioni tra primo e secondo ciclo. La sua presentazione ha messo in luce come le scuole possano adottare strategie orientative più inclusive, prendendo in considerazione un'ampia gamma di competenze e caratteristiche individuali, al di là dei meri risultati scolastici nel consiglio orientativo.
Il dialogo si è poi spostato sull'importanza della comunicazione con le famiglie e sulla necessità di un coinvolgimento attivo degli studenti nel proprio processo di orientamento, come evidenziato nella presentazione di Sara Turrini. Questo approccio costruttivo si propone di realizzare un vero e proprio percorso di co-costruzione del consiglio orientativo, basato sul riconoscimento e sullo sviluppo delle potenzialità individuali degli studenti.
L'evento ha rappresentato un momento di riflessione importante sulla realtà trentina e sulle strategie per affrontare le sfide educative future, offrendo una piattaforma unica per esplorare come i consigli orientativi possano diventare uno strumento efficace per supportare gli studenti nel loro percorso di crescita e scelta scolastica e professionale. Il seminario fa parte del più ampio
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