La partecipazione al bando PNRR - illustrata alla presenza anche dei dirigenti provinciali Giovanni Gardelli (Umst coordinamento enti locali, politiche territoriali e per la montagna), Franco Marzatico (Umst beni e attività culturali), Luciano Martorano (Dipartimento infrastrutture) e della vicedirettrice della Fondazione Museo storico del Trentino Roberta Tait - sarà l’occasione per costruire un modello trentino di valorizzazione di una piccola realtà insediativa, ricca di storia e tradizioni, in un contesto culturale e paesaggistico di grandissimo valore. Il comune situato in cima alla val dei Mocheni, con i suoi 167 abitanti, rientra nei requisiti previsti, che prevedono che possano partecipare i borghi con meno di 300 unità abitative e che abbiano subito un forte spopolamento. Oltre a ciò, Palù del Fersina-Palai en Bersntol è scelto anche per essere una delle sedi della minoranza linguistica mòchena.
Dai sindaci della valle sono giunte parole di condivisione per l’iniziativa. Franco Moar, il primo chiamato in causa come amministratore di Palù del Fersina, ha parlato di “un’opportunità imperdibile per rilanciare l’intero ambito mòcheno, contrastare lo spopolamento e garantire un futuro sostenibile per il territorio, all’insegna della tutela del paesaggio, della minoranza linguistica, delle attività agricole nonché attraverso la promozione di un turismo attento alla sostenibilità”. Per Fontanari (Sant’Orsola Terme) si tratta “di un’iniziativa fondamentale per i nostri territori, in cui l’unione fa la forza”. Moltrer (Fierozzo) ha quindi parlato di un’occasione per “rilanciare il territorio, la sua specificità linguistica e culturale, l’agricoltura di montagna e il turismo”, seguito da Puecher per Frassilongo che ha definito il progetto “l’inizio di una nuova era per la nostra valle, con un’attenzione particolare alle sue potenzialità a livello economico e turistico”.
I progetti, da realizzare nell’arco di 5 anni, saranno finalizzati alla realizzazione di un’iniziativa unitaria.
Previste nell’ambito delle iniziative la riqualificazione edilizia di edifici di interesse turistico (ad esempio stalle, fienili, malghe e agriturismi, fucine, mulini), la valorizzazione paesaggistico/territoriale (per prati, viabilità e sentieristica e non solo), ancora la sensibilizzazione ed incentivazione delle attività agricole insediate. Si parla anche di ospitalità diffusa, con la riqualificazione di strutture esistenti (alberghi, rifugi, baite), di incentivazione per mobilità elettrica, digitalizzazione e telemedicina. Nel campo dell’outdoor figura lo sviluppo di attività estive e invernali (itinerari di sci alpinismo, trekking, mountain bike, arrampicata, sentiero europeo E5) e la cura e recupero di strutture e infrastrutture complementari alle attività all’aperto e alle escursioni sul Lagorai. Uno degli obiettivi è infatti rendere Palù del Fersina-Palai en Bersntol una porta privilegiata
d’accesso agli itinerari della Translagorai.
Cruciale il tema dell’identità linguistica, con la valorizzazione della lingua e della cultura di minoranza, l’ospitalità dell’accoglienza, gli itinerari culturali legati alle miniere, l’allevamento ovino-caprino tradizionale nei masi.
In allegato le slide del progetto