Al centro dei lavori del convegno di oggi, il cui obiettivo generale era gettare le basi per un modello innovativo di accoglienza delle persone sorde, dalla nascita o che lo sono diventate nel corso del tempo, all’interno delle case di riposo, il tema della comunicazione. L'assessore Segnana ha richiamato l'attenzione anche su questa problematica, e su quella speculare dell’accesso ai servizi, al centro di un progetto riguardante lo Sportello provinciale virtuale per persone con disabilità uditiva. Parliamo di una applicazione. lo 'Sportello sordità' che garantisce un servizio di interpretariato, con il linguaggio dei segni e sottotitolato, per le persone sorde, in particolare consentendole di recarsi agli sportelli pubblici e interfacciarsi con gli impiegati senza il bisogno di altra assistenza.
I lavori si sono aperti con i saluti della presidente della APSP Beato de Tschiderer Eoleonora Stenico, che ha ricordato come l'istituto di Trento sia nato nel 1853 per iniziativa del vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer, proclamato beato nel 1995 da Giovanni Paolo II. L'istituto, pionieristico per l'epoca, era nato per educare e istruire le persone sorde. Col tempo, l’evoluzione dell'approccio alle disabilità ha portato all’integrazione dei bambini sordi negli istituti scolastici. Nel 1990 è stata siglata una convenzione con il Comune di Trento che sanciva la priorità data a quella che nel frattempo era diventata una struttura residenziale per anziani, alle persone con problemi di sordità. E a tutt'oggi la RSA di via Piave ha mantenuto e anzi rafforzato questa vocazione.
Brunella Grigolli, presidente dell'ENS-sezione di Trento, ha evidenziato alcune criticità connesse alla formazione degli operatori impegnati in tale ambito. Fra gli obiettivi del convegno quello legato al sensibilizzare tutte le persone che lavorano in ambito sanitario su come relazionarsi con le persone sorde, e inoltre garantire loro un servizio migliore, più completo e inclusivo.
Fra gli interventi di apertura, anche quello di Annalisa Di Gioia, consigliera dell’Ens nazionale, dell'onorevole Sara Ferrari e del sindaco di Trento Franco Ianeselli.
I lavori, moderati dalla psicologa e Istruttrice Giada Turra, con la supervisione scientifica di Nadia Broseghini, coordinatrice dei Facilitatori alla comunicazione, sono proseguiti per tutta la giornata soffermandosi in particolare sui temi della comunicazione e delle sue barriere, della relazione fra ipoacusia e decadimento cognitivo, e sull'inclusività come risorsa per tutti gli anziani.