Pinzolo rende omaggio da sempre alla storia dell’emigrazione attraverso monumenti, come quello dedicato al “moleta”, e targhe commemorative che raccontano le destinazioni dei migranti trentini. Eleggendo Pinzolo a luogo della loro memoria quale sede della convention, i discendenti dei trentini che migrarono negli Stati Uniti e in Canada hanno quindi ripercorso, a ritroso, le orme dei loro avi e riscoperto le origini della loro storia.
I 200 rappresentanti dei circoli fondati dai trentini presenti a Pinzolo, in questo evento organizzato dall’associazione “Trentini nel mondo”, hanno avuto numerose occasioni per immergersi nella cultura locale, ripercorrere la storia dei loro avi e conoscere il territorio.
La cerimonia di apertura della convention si è tenuta giovedì sera 5 settembre scorso, presso il Paladolomiti di Pinzolo con il concerto-spettacolo di Victoria Mature, cantante figlia dell’attore Victor Mature (originario di Pinzolo), che ha presentato lo spettacolo di musica, canto e spezzoni di film ideato per omaggiare il padre, famoso attore di Hollywood tra gli anni Quaranta e Sessanta e noto per essere stato protagonista di grandi film storici e kolossal biblici. Ed è stata proprio Victoria, nella mattinata di oggi, sabato 7 settembre, prima dell’apertura dei lavori della convention ufficiale, ad inaugurare lo spazio che il Comune di Pinzolo ha voluto dedicare a suo padre proprio nel foyer del teatro del Paladolomiti, luogo significativo che rappresenta, in qualche modo, l’unione tra la comunità e i suoi ospiti, nel segno dell’arte e della valorizzazione delle radici di questo territorio.
Un momento emozionante, l’ha definito l’assessore Gottardi rivolgendosi ai discendenti dei Trentini emigrati in America: “E’ un onore accogliervi qui, in questa terra che ha dato l’origine alla vostra famiglia e farvi conoscere i luoghi della memoria che vi sono stati probabilmente raccontati dai vostri genitori e dai vostri nonni. Ci emoziona farvi vedere come la nostra e vostra terra sia cambiata da quel ricordo dipinto nella mente dei vostri cari. Voi siete le fronde più belle degli alberi del Trentino, che hanno portato la nostra tradizione, la nostra identità, i valori della nostra montagna, in giro per il mondo”, ha detto l’assessore, facendo riferimento al “turismo delle radici” e quindi al fatto che sia una pianta quella che lega le generazioni che sono nate e cresciute qua e quindi emigrate in cerca di fortuna.
“Credo che voi siate una di quelle componenti del Trentino che ce l’ha fatta, che ci rende orgogliosi perché avete anche saputo arricchire la terra che vi ha integrati”. Per questo Gottardi ha rivolto ai convenuti un invito caloroso: “Dove vivete oggi, dove avete le vostre attività e cresciute le vostre famiglie, continuate ad essere come siete stati per tanto tempo, testimoni e ambasciatori del nostro territorio". Ed ha aggiunto: “Provate a portare a casa vostra il significato della parola “Autonomia”, ricordandone il valore, soprattutto il significato: responsabilità e autogoverno. Attraverso questo straordinario strumento - ha ricordato l’assessore Mattia Gottardi - il nostro territorio ha risollevato le proprie sorti dalla povertà al benessere e lo ha fatto attraverso gli stessi valori che i vostri padri e i vostri nonni hanno trasferito a voi e che vi hanno permesso di distinguervi e di “farcela”. E’ un orgoglio - ha concluso l’assessore - sapere che l’immagine del Trentino che avete portato oltreoceano è un’immagine bella e splendente. Spero di rivedervi alla prossima convention di Ittona a casa vostra, dove avete costruito un pezzo di Trentino”.
I lavori della convention sono entrati nel vivo con la sessione “culturale” caratterizzata da diversi interventi di approfondimento. Sono state sei le relazioni che hanno toccato temi di particolare interesse per i partecipanti. Il Direttore della Fondazione Museo storico Giuseppe Ferrandi, ha parlato del Trentino al tempo delle grandi migrazioni tra fine ‘800 e inizio ‘900; un focus sul turismo e la natura nel territorio è stato dato a cura dell’Apt e del Parco naturale Adamello Brenta, mentre sono state presentate le iniziative messe in campo dalla Provincia autonoma di Trento per emigrati e discendenti; Paolo Magagnotti ha tracciato la storia della Convention e l’Arcivescovo emerito monsignor Luigi Bressan ha ricordato alcune preminenti personalità religiose di origini trentine degli Stati Uniti e del Canada.
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Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige e IL T - 08.09.2024