La normativa nazionale prevede infatti che entro il terzo anno di avvio del corso in medicina e chirurgia si definisca una specifica convenzione tra università e regione o provincia autonoma di riferimento al fine di regolare i rapporti in materia di attività sanitarie svolte per conto del Servizio Sanitario. Un ulteriore passaggio per portare a regime la Scuola di medicina e chirurgia dell’Università di Trento è la costituzione di un’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata Territoriale.
Lo schema di protocollo sottoscritto è quindi necessario per individuare le modalità di coordinamento delle funzioni istituzionali della Provincia in materia di tutela della salute, e in materia di didattica e ricerca per quanto concerne l’università, e per regolamentare l’integrazione tra Servizio Sanitario Provinciale e università nelle attività di assistenza, di didattica e di ricerca.
In tal senso il protocollo disciplina diversi aspetti inerenti i principi di governo delle attività integrate, il personale universitario a cui sono attribuiti incarichi assistenziali, la gestione delle attrezzature e dei materiali, la ripartizione delle spese di funzionamento.
Il protocollo prevede che Apss e Scuola interateneo di Medicina e Chirurgia, nell'attesa della costituzione della Azienda Sanitaria Universitaria Integrata Territoriale, svolgano in modo unitario e coordinato - sia nell'assistenza ospedaliera che nell’assistenza distrettuale e nel dipartimento di prevenzione - le funzioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione a favore della popolazione di riferimento, nonché le funzioni di didattica e ricerca a beneficio dello sviluppo professionale del personale interessato.
Inoltre, al fine di rendere maggiormente coerente la capacità formativa dell’università con le esigenze del sistema sanitario provinciale e di ottimizzare l'utilizzo delle risorse sia per l’università sia per l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, è previsto l’impegno delle parti all’attivazione di nuove Scuole di specializzazione e nuovi corsi di studio di area sanitaria per rispondere adeguatamente al fabbisogno di nuove professionalità, secondo le necessità del Servizio Sanitario provinciale.