Assieme al presidente l’avvocato Antonio Tita, commissario straordinario per l’opera nonché dirigente generale dell’Agenzia per gli Appalti e Contratti (APAC), che ha illustrato i dati principali dell’intervento, le tre macro-fasi che porteranno ad ultimare l’opera, nel 2030, nonché gli obiettivi generali e le caratteristiche funzionali del nuovo Polo ospedaliero universitario di Trento.
Tre le macro fasi progettuali dell’opera (vedi dettagli in allegato).
La prima, in corso e che si concluderà nel luglio 2024, prevede l'elaborazione, la verifica e l'approvazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica; la seconda fase, tra agosto 2024 e settembre 2025, prevede l’affidamento dell’opera tramite appalto integrato; la terza, da ottobre 2025 a settembre 2030, l’esecuzione, l’allestimento e il collaudo funzionale dell’opera.
In fase di progettazione si presterà particolare attenzione per far sì che il nuovo Polo ospedaliero universitario del Trentino sia una struttura sostenibile e dal basso impatto ambientale, adattabile e flessibile nel tempo, integrata con la mobilità pubblica, ed in particolare con quella universitaria.
Il presidente Fugatti ha poi ricordato come "accanto alla progettazione e realizzazione del nuovo ospedale, esiste poi il tema relativo alla riorganizzazione e al funzionamento dell’ospedale Santa Chiara fino al 2030, per il quale abbiamo già deliberato 35 milioni di euro che nelle prossime settimane andremo a presentare dove e come allocheremo“.
È intervenuta alla presentazione del cronoprogramma anche l’ingegner e vicecommissario per l’opera Debora Furlani, direttore del dipartimento infrastrutture dell’Azienda provincia per servizi sanitari, che si è soffermata su alcune valutazioni ancora in corso circa le superfici del nuovo polo ospedaliero.
Oltre all’avvocato Tita e all’ingegner Furlani, ricordiamo, fanno parte del gruppo commissariale per il nuovo Polo ospedaliero universitario di Trento anche il dottor Pierpaolo Benetollo, direttore del servizio ospedaliero di Apss, il professor Paolo Collini per l’Università di Trento e l’ingegner Silvio Fedrizzi, dirigente del servizio urbanistica per il Comune di Trento.
La videointervista al commissario Tita
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