Mentre le opere S-602 (il nuovo svincolo della tangenziale) e S1032 (viabilità provvisoria) sono state assegnate al commissario straordinario Gianfranco Cesarini Sforza, il rifacimento del ponte sul fiume Adige (opera S-944) è gestito dall’Ufficio infrastrutture stradali di Apop (Provincia) avvalendosi di professionisti esterni per quanto riguarda gli aspetti strutturali, geologici e relativi alla sicurezza.
Il progetto vede la firma dell’ingegner Paolo Nicolussi Paolaz che si avvale di alcuni collaboratori sempre interni all’Amministrazione fra i quali l’ing. Tiziana Moratti ed i geometri Mario Moser e Rosario Sala.
Il progetto definitivo del nuovo ponte è già stato valutato positivamente nella sede del Comitato tecnico amministrativo e il 28 febbraio si chiuderà l’iter autorizzativo con la Conferenza di servizi decisoria, seguirà l’attivazione della progettazione esecutiva. Si prevede di poter avviare all’appalto l’opera entro giugno 2023 con successiva realizzazione dei lavori nel corso del 2024-25.
Come sarà
La nuova struttura sull’Adige, visibile nei rendering realizzati da Apop, ha una larghezza di 21,30 metri, per ospitare la viabilità a due corsie, una per senso di marcia (di larghezza 3,5 metri e con banchine da un metro).
Le barriere stradali sono previste in acciaio zincato e situate tra la viabilità ed i percorsi pedonali.
L’impalcato ospita inoltre due marciapiedi larghi 1,5 metri e due piste ciclabili di 2,5 metri protette sul lato fiume da parapetti in acciaio inox satinato.
Oltre alla campata unica il ponte avrà le “spalle”, cioè i punti di aggancio con il terreno, poste al di fuori dalla golena. Elementi tecnici che favoriranno la sezione idraulica del fiume.
Il quadro economico complessivo dell’opera ammonta a 15.953.884 euro, di cui 12.268.370 per lavori. Per una durata dei lavori prevista di 550 giorni.
Il ponte si inserirà direttamente sulla nuova rotatoria ad ampio raggio prevista nell’ambito dello svincolo della tangenziale a Ravina.